L’approdo in una grande squadra per un giovane talento è sempre piuttosto difficile ma quando si arriva con l’etichetta di potenziale “crack” e con alle spalle un precedente pesante per tipo di affare ed età, come nel caso di Paul Pogba, la situazione diventa ancora più complessa.
Il centrocampista francese, classe 1996, è approdato alla Vecchia Signora dal PSG a parametro zero grazie al lavoro sottotraccia portato avanti dalla dirigenza bianconera che ha soffiato così ai transalpini il più giovane esordiente della storia del club della capitale, lanciato nel calcio che conta da Carlo Ancelotti a soli 16 anni e 8 mesi; un predestinato insomma. Da allora Coman ha rivestito la maglia della prima squadra poche volte ma il suo potenziale si è rivelato nella Youth League (la Champions League giovanile) dove Coman segnò, fra l’altro, proprio ai bianconeri.
La sua zona d’azione preferita è la trequarti con libertà di agire e di sfogare il suo destro secco; controllo di palla vellutato, velocità di testa e gambe, dribbling secco, il tutto abbinato ad una potenza fisica niente male per un diciottenne, sono il suo biglietto da visita e sono tutte qualità che hanno spinto gli osservatori di mezza Europa a seguire il giocatore.
I confronti con Pogba saranno all’ordine del giorno se Coman riuscirà ad esprimere il suo potenziale e, a dirla tutta, le qualità tecniche del neo acquisto bianconero non possono che far sorridere i tifosi bianconeri.
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