C’era un tempo in cui il nome di Hachim Mastour echeggiava tra le promesse più scintillanti del calcio europeo. Tecnica sopraffina, video virali e un futuro che sembrava scritto tra le stelle. Eppure, quella che doveva essere una favola rossonera si è trasformata in una delle più grandi occasioni mancate nella storia recente del Milan. A distanza di anni, Filippo Galli, ex colonna del club e responsabile del settore giovanile, è tornato a riflettere sulla gestione del giovane talento, riconoscendo pubblicamente gli errori commessi dalla società.

Galli: “Con Mastour abbiamo sbagliato”

Con Mastour abbiamo commesso un grosso errore”, ha esordito Galli. “Dai 12 ai 14 anni era all’Inter, poi è diventato un nostro giocatore nell’Under 15, squadra gestita da me. Era un ragazzo che faceva la differenza, con giocate straordinarie. Ma c’è un però: decidiamo di farlo salire di categoria, inizia a giocare qualche spezzone con l’Under 17. Durante un derby, però, l’allenatore decide di non farlo scendere in campo. Quella sera mi chiama la tutor dicendo che Mastour era giù di morale. Le rispondo che è normale, fa parte della crescita”.

Ma il giorno seguente accade qualcosa che segnerà un passaggio chiave nella vicenda: “Mi arriva una chiamata in cui mi si dice che quella decisione andava contro la volontà della società. Chiamo il mister e gli dico che avrei comunque sostenuto la scelta di non farlo giocare. Alla fine lui decide di metterlo in campo, perdiamo la partita. È stato il primo errore: abbiamo trasmesso a Mastour l’idea che tutto gli fosse dovuto”.

La replica di Mastour sui social

Alle dichiarazioni di Galli, Mastour ha voluto rispondere con maturità attraverso una storia pubblicata sul suo profilo Instagram:

Parte del processo. Grazie di tutto comunque Filippo Galli. Tutto ha uno scopo, un tempo e un luogo. Ci si allena con il sorriso, con la voglia, credenza in se stessi e fede! Inchallah.”

Parole che suonano come un segnale di serenità e accettazione da parte del giocatore, consapevole di un passato complesso, ma ancora motivato a guardare avanti con fiducia.