Mezza Europa lo cerca e lo monitora costantemente, mandando osservatori per valutare le qualità del ragazzo da vicino, Rey Manaj è uno dei giocatori più corteggiati del momento, con tutte le Big del calcio italiano e non, focalizzate su questo talento di appena 18 anni.

Nato a Lushnjë il 24 febbraio del 1997, Rey è cresciuto nel settore giovanile della Cremonese, con cui si è fatto notare a suon di goal e ottime prestazioni. Nel luglio del 2013, il talento albanese, è passato in prestito alla Sampdoria che lo ha strappato alla corte di molte altre formazioni italiane ed è stato aggregato alla formazione Allievi allenata da Francesco Pedone.

Nelle prime 4 partite ha segnato 3 reti e dopo un breve periodo di ambientamento è stato aggregato alla Primavera, allenata da Enrico Chiesa. L’ex bomber blucerchiato ha intravisto subito delle qualità importanti e gli ha dato fiducia, facendolo esordire a Gennaio contro il Bologna. Ovviamente il giovane centravanti non ha tradito le aspettative, segnando all’esordio. Non è facile dividersi spesso tra Allievi e Primavera, ma Rey ha lasciato il segno anche coi più grandi, visto che nelle prime 10 apparizioni ha segnato ben 4 reti. A fine stagione, il bilancio di Rey alla Sampdoria è assolutamente positivo, la crescita c’è stata e gli allenatori che lo hanno avuto nelle loro squadre, hanno fornito relazioni positive, viste le qualità indiscutibili del ragazzo.

A luglio, qualcosa tra Sampdoria e Cremonese si rompe, non c’è l’accordo per il riscatto del ragazzo e la società grigio-rossa decide di farlo crescere in casa e fargli assaporare i campi della Lega Pro, nonostante le richieste da parte di molte società. La stagione non parte di certo come la dirigenza si attendeva e Manaj fatica a mettersi in mostra. Ad ottobre gioca 3 partite consecutive da titolare segnando 1 goal, ma la continuità di rendimento si interrompe a fine ottobre, quando si fa espellere per proteste, nonostante fosse entrato in campo da 15 minuti. Rientrato, dopo le 2 giornate di squalifica, fatica a riprendere il ritmo e appena ricomincia a giocare con continuità e a segnare un altro goal, si fa espellere, stavolta per doppia ammonizione, lasciando la propria squadra in 10, dopo appena 20 minuti. Sicuramente questo carattere è l’unica vera pecca di un ragazzo con qualità enormi, essendo ancora così giovane, ha tutto il tempo davanti a sé per crescere e migliorare ancora di più. Ha fatto parte della nazionale albanese under 19 e sarà sicuramente preso in considerazione per l’Under 21, visto che le sue doti sono indiscutibili e un talento del genere all’Albania può sicuramente far comodo.

Attaccante puro, dal fisico non imponente, ma con una tecnica straordinaria, tant’è che batte le punizioni e i rigori con irrisoria facilità, centrando spesso e volentieri la porta. Ha un’ottima progressione ed è abile a districarsi nello stretto palla al piede, finora con i più grandi non ha dimostrato di essere un goleador, ma è ancora giovane ed il futuro è dalla sua parte.

L’unica vero problema, finora, è stato il suo carattere, spigoloso, con qualche colpo di testa di troppo, tra cui anche qualche espulsione ingenua e qualche bizza in allenamento, ma come tutti i talenti veri, il genio e la sregolatezza fanno parte del suo DNA.

 

 

Data di nascita: 24 febbraio 1997

Luogo di nascita: Lushnje

Età: 18 anni

Altezza: 182 cm

Nazionalità: Albanese

Ruolo: attaccante

Valore di mercato: 175 000 € (Fonte: Transfermarkt)