Giovanni Pablo Simeone, figlio di Diego Simeone, ex giocatore di Pisa, Lazio e Inter, si mette in luce con la casacca del River Plate.

Suo padre la maglia dei Los Millionarios, chiamati così per quei costosi acquisti fatti negli anni 30, non l’ha mai indossata, farlo in Argentina vuole dire “essere arrivato”, ma arrivato a cosa? Arrivato a considerarsi un giocatore della squadra più titolata d’Argentina, arrivato a considerarsi un giocatore del River Plate. Parliamo di Giovanni Pablo Simeone, figlio della leggenda Argentina Diego Simeone, El Cholo, terzo nella classifica di sempre in fatto di presenze con la nazionale Argentina, questo per far capire l’importanza del cognome che porta sulle spalle il ragazzo. Classe 1995, per i primi 10 anni di vita gira il mondo ammirando le giocate del padre, prima a Milano vedendolo con la casacca Interista, poi Roma e Madrid, e infine torna a casa, torna a Buenos Aires; dove nel 2008 entra nelle giovanili del River Plate.

Giovanni Pablo Simeone: gli inizi al River Plate

Non ci vuole molto a stupire i vari addetti delle giovanili dei biancorossi, si capisce subito che il ragazzo ha talento e potenziale per poter aspirare alla prima squadra, tant’è che nel 2011  a società gli fa firmare un triennale aggiungendo una clausola rescissoria decisamente fuori dal comune per un ragazzi di soli 16 anni, parliamo di 15 Milioni di euro. Ultimo campionato nelle giovanili si capisce il perché, 22 gol in 26 partite, il ragazzo è pronto per la prima squadra, viene convocato in ritiro precampionato con questa e continua a stupire, due gol in amichevole contro il Gimnasia. Ramon Diaz intuisce che il ragazzo ha qualcosa di più oltre che a un cognome famoso e lo premia con una maglia da titolare in ben 4 occasioni all’inizio del Torneo Inicial, venendo ripagato con ottime giocate e un gol, il suo primo gol, segnato contro il Tigre, gol che sancisce la vittoria della squadra per 3 a 0.

Giovanni Pablo Simeone è la classica punta centrale, dotato di un ottimo fisico, prototipo dell’attaccante moderno, e per moderno si intende completo, forte di testa, forte nei movimenti e in grado di saperla buttare dentro nel momento giusto. Nei due anni e mezzo di River Plate, mette a segno 4 gol in 32 presenze. I club italiani gli hanno già messo gli occhi addosso, ma decide di trasferirsi al Banfield. Qui in un anno e mezzo va a segno 12 volte in 34 presenze.

Giovanni Pablo Simeone: l’arrivo in Italia

L’avventura in Serie A però era stata soltanto rimandata. Nell’estate del 2016 viene acquistato dal Genoa per 3 milioni. Su di lui ci sono grandi aspettative, rispettate inizialmente a pieno: nei primi mesi al Grifone si ritaglia un ruolo da protagonista. Il suo rendimento però cala nel girone di ritorno: chiuderà la sua prima stagione italiana con 14 reti in 37 presenze tra campionato e Coppa Italia. Dopo solo un anno lascia la squadra ligure per la Fiorentina, che investe per il figlio d’arte 18 milioni di euro. La prima annata Viola riconferma i suoi numeri importanti: 14 gol in 40 presenze. Il secondo anno a Firenze però è una delusione: solo 8 gol in stagione, di cui solo 6 in Serie A in 36 presenze.

Nell’estate 2019 un nuovo trasferimento: stavolta è il Cagliari a farsi avanti e ad accaparrarsi il suo cartellino per 16 milioni di euro (prestito con obbligo di riscatto). Con la squadra isolana il trend si ripete: bene il primo anno (12 reti in 37 presenze), meno bene il secondo (6 reti in 33 presenze). Il 26 agosto scorso, quindi, l’ennesimo cambio di casacca: va all’Hellas Verona, in prestito, dove vive un inizio stagione da protagonista assoluto. Con la maglia scaligera infatti segnerà 8 gol nelle sue prime 9 presenze. Di questi, un poker alla Lazio ed una doppietta alla Juventus.