Il pareggio nel lunch match tra Juventus e Sassuolo ha visto un protagonista assoluto ed inaspettato: Stefano Turati, portiere classe 2001 al debutto in Serie A. L’infortunio di Consigli e l’indisponibilità dello stesso Pegolo, hanno costretto De Zerbi ad una scelta obbligata tra i pali. Ad avere la meglio tra Russo, altro giovanissimo, e Turati, è stato appunto il secondo. Una scelta che ha totalmente ripagato il tecnico degli emiliani, vista la prestazione mostre del classe 2001.

La storia di Stefano Turati, eroe neroverde di giornata

Nato a Milano e cresciuto nel Renate, Turati arriva al Sassuolo per giocare con l’Under 17. Il talento si intravede, tant’è che arriva a giocare fino in Primavera nella stagione 2018/2019. In quest’annata invece per lui poche presenze con la formazione di Cottafava, proprio perché De Zerbi lo chiama spesso in prima squadra. In un pomeriggio autunnale qualsiasi, Turati si ritrova titolare all’Allianz Stadium, dove poche squadre riescono ad uscire dal campo senza le ossa rotte. La gara è dura, e lo dimostra il vantaggio di Bonucci dopo venti minuti. Ma il Sassuolo non molla e la ribalta: 1-2. Qui entra in gioco il portiere milanese: prima una grande parata su una punizione di Ronaldo, poi dice di “no” ad Higuain che calcia sottomisura. Ed ancora, ennesimo intervento su un Dybala lanciato a rete. Alla fine la Vecchia Signora pareggia su rigore, ma se gli ospiti portano a casa un punto insperato il merito è quasi tutto di questo estremo difensore di 18 anni.

Stefano Turati, il sogno che diventa realtà

L’emozione è tanta, e lo si vede ai microfoni di DAZN a fine gara. “Sinceramente non so cosa dire. Troppe emozioni. Sono sconvolto. E’ successo tutto velocemente. Non mi sarei mai aspettato di scendere in campo. Troppe emozioni tutte insieme. Una giornata incredibile. La parata più bella è stata su Cristiano Ronaldo, è stata la più importante della partita. Ma devo dire che mi sono sbloccato psicologicamente quando ho indovinato un passaggio filtrante per Locatelli. Comunque non ci sto capendo niente, mi sento dentro una bolla… Adesso vado nello spogliatoio e chiamo mia mamma e appena la vedo l’abbraccio…”, ha spiegato il ragazzo. Dal sogno alla realtà è un attimo. Non sappiamo se e quando lo rivedremo ancora in campo, ma c’è da scommettere che questa partita Turati non la scorderà mai.