Tra i giovani che si sono maggiormente messi in mostra in questa stagione, c’è sicuramente Manuel Locatelli, classe ‘98 in forza al Sassuolo. Il centrocampista ex Milan, grazie allo stile di gioco voluto dal tecnico De Zerbi, è cresciuto tantissimo in questi ultimi due anni e, in particolare, questa stagione, ha vissuto l’anno della sua consacrazione definitiva tant’è che molte squadre lo osservano molto attentamente.

MANUEL LOCATELLI: LA CARRIERA 

Locatelli esordisce in serie A nella stagione 2015-2016 con la maglia del Milan in un match contro il Carpi. Il classe ‘98 veste la casacca rossonera per altri due anni: nel 2016-2017, in serie A, colleziona 25 presenze con due gol all’attivo tra cui quello splendido alla Juventus, e nel 2017-2018 disputa 21 partite. Nell’estate del 2018, arriva il passaggio al Sassuolo e soprattutto inizia l’avventura con De Zerbi che sarà fondamentale per la sua crescita: nel 2018-2019, sigla 2 reti e fornisce 4 assist in 29 presenze e nel 2019-2020 gioca 33 partite, di cui 31 da titolare, abbellite da 4 assist. Da menzionare la vittoria della Supercoppa italiana con la maglia del Milan nel dicembre 2016 dove parte da titolare.

MANUEL LOCATELL: IL PERCORSO DI CRESCITA

Il calciatore nato a Lecco, nella sua esperienza al Milan, giocava da centrocampista centrale con al fianco due mezzali. Al suo arrivo in Emilia, De Zerbi lo ha schierato immediatamente come mezzala con maggiore possibilità di inserimento. In questa stagione, come dichiarato dallo stesso allenatore neroverde, il cambio di rotta della sua squadra è arrivato con il cambio di modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1 e Locatelli ha cominciato a giocare nei due centrocampisti centrali davanti alla difesa.

Il modo di giocare del Sassuolo prevede un ampio possesso palla partendo dal portiere, una serie di scambi stretti prima di trovare l’imbucata per gli attaccanti. La squadra allenata da De Zerbi vuole sempre proporre calcio, a volte prendendosi numerosi rischi, ma sono sempre calcolati per andare ad aprirsi il campo in zona offensiva. Una statistica parla chiaro: dopo la Juventus e il Napoli, è il Sassuolo la squadra con la media più alta di possesso palla a partita. Poco più di 28 minuti di media a gara con circa 15 minuti nella propria metà campo e 13 nella metà campo avversaria.

MANUEL LOCATELLI: DATI STAGIONALI

Per giocare secondo le idee di De Zerbi, i giocatori devono prendersi numerose responsabilità nel rischiare la giocata e avere tanta personalità nel giocare sempre e comunque sotto pressione, anche nel caso del lancio lungo, questo deve essere mirato a trovare il movimento di una punta e non fatto a caso. Locatelli, durante quest’anno, secondo WhoScored.com, effettua 64 passaggi di media a partita, per dare un’idea come Pjanic nella Juventus. Ad esempio, De Jong del Barcellona ne effettua 56,4. L’ex Milan ha una precisione stimata dell’88%. Questo fa capire quanto sia calato all’interno del contesto Sassuolo, con i continui scambi nello stretto. I passaggi lunghi, di media a gara, sono 3.5, mentre i passaggi chiave sono 1.5 a match: il centrocampista del Barcellona, invece, si ferma a 0.9.

Inoltre, non è solo qualità, ma è abile anche nella fase di non possesso con la grinta e la voglia di non mollare mai che lo contraddistinguono. Sono 2.3 i contrasti vinti a partita: per far capire meglio questo dato, De Vrij, che ha disputato una grande stagione nell’Inter, è a 1.5.

MANUEL LOCATELLI: IL FUTURO

Ancora non si conosce il futuro di Manuel Locatelli, se proseguirà nel Sassuolo dov’è già calato perfettamente nel contesto oppure se preferirà provare un’altra esperienza. L’anno prossimo, però, è in programma l’europeo e il commissario tecnico Mancini lo starà sicuramente tenendo d’occhio perché, in mezzo al campo, potrebbe essere un giocatore molto importante che si può integrare perfettamente con i vari Jorginho, Barella, Verratti, Tonali, Pellegrini e come qualità non è da meno a nessuno.