Dopo la travagliata sosta per le amichevoli internazionali, la Serie A è ripartita sotto il diluvio torrenziale di Bologna.
A BOLOGNA PAREGGIO DI RIGORE
In Emilia, tra le pozzanghere, si è fermata la corsa della Roma, bloccata sul 2-2 dalla formazione di Donadoni. Il Bologna si era anche portato in vantaggio grazie al difensore Masina (1994), già provvidenziale nello spareggio salvezza con il Carpi. Nella ripresa, però, sono stati i rigori a farla da padrone: due per gli ospiti e uno per i felsinei, trasformato dall’ex Destro. Esordio, nella Roma, per Sadiq Umar, appena diciottenne.
JUVE IN ASCESA
Nella serata di sabato il Milan è caduto a Torino contro un Juventus vogliosa di ritornare ai vertici del campionato. A decidere la gara è stata una pregevole rete del talento Dybala (1993), che ha colpito al volo battendo Donnarumma, il quale, comunque, non ha sfigurato al cospetto del maestro Buffon. Per i bianconeri in campo anche i coetanei dell’ex Palermo Sturaro e Pogba.
NAPOLI SOGNA, VERONA PIANGE
Nella prima partita domenicale, la squadra di Sarri si è imposta, tra i vergognosi fischi del pubblico di casa, sul Verona, sempre più nei bassifondi della classifica.
Prova interessante di Insigne, che riscatta una prima parte di gara anonima segnando la prima rete partenopea e fornendo l’assist a Higuain per il raddoppio.
Mandorlini, invece, conta ancora i danni e il recupero di Toni quest’anno potrebbe non bastare. Da segnalare l’esordio di Checchin (’97) da titolare a centrocampo.
FIORENTINA DI RIMONTA, FOLLIA A GENOVA
La Fiorentina perde la vetta del campionato dopo la rocambolesca partita interna contro l’Empoli. Gli ospiti, infatti, concludono la prima frazione in vantaggio per due reti a zero, grazie alle marcature di Livaja (1993) e Buchel (1991), che guida il giovanissimo centrocampo di Giampaolo con la giusta personalità. Prova maiuscola anche per Saponara.
Alla squadra più giovane del torneo, però, non riesce il colpaccio. Nella ripresa, infatti, i Viola trovano il pareggio con una doppietta di Kalinic. Da rivedere, però, la prova di Rebic (1993) e pure quella di Babacar, troppo incostante, positivo, invece, l’ingresso dal talento Beranrdeschi (1994), che ha contribuito a cambiare volto alla squadra di Sousa.
A Genova pomeriggio thrilling tra la formazione di Gasperini e il Sassuolo. Le squadre, nel primo tempo, restano in dieci per le espulsioni di Perotti e Berardi, che non scalcia malamente da terra Ansladi e ricasca in un nervosismo che sembrava aver ormai superato.
Non sufficienti neppure Duncan (’94) e Defrel (’92).
Le cose folli, però, non sono finite: dopo il super gol di Rincon, infatti, il Sassuolo pareggia con Acerbi sugli sviluppi di corner in pieno recupero. Partita finita? Ovviamente no! Nell’ultima azione della partita, l’ex Pavoletti incorna di testa e supera Consigli.
Partenza negativa per la nuova Sampdoria targata Montella: a Udine è Badu a decidere la gara e a mettere in sicurezza la panchina di Colantuono. Tra i friulani il più giovane in campo è stato l’attaccante Aguirre (1994). Nella Sampdoria, invece, si è rivisto in campo l’ex Primavera dell’Inter Bonazzoli, entrato nella ripresa, dopo che era sparito dai radar di Zenga.
Avvio migliore per Ballardini, nuovo tecnico del Palermo. I rosanero bloccano la Lazio per 1-1, al giovane difensore Goldaniga (’93), lo scorso anno al Perugia, risponde Candreva su rigore.
A Modena, il Chievo si aggiudica lo scontro salvezza con il Carpi e prova a mettersi in zona di sicurezza dopo diverse uscite a vuoto. La formazione più vecchia del campionato passa in vantaggio con il suo giocatore più giovane: la punta Inglese (1991), ex della gara. Al Carpi non bastano Matos (1993) e Mbakogu (’92) e la salvezza sembra una chimera.
Il Torino passa a Bergamo grazie alla rete di Bovo, che batte Sportiello (1992) con una precisa conclusione sugli sviluppi di un angolo.
INTER: LUCI A SAN SIRO
La squadra di Mancini si prende la vetta della classifica e, per la prima volta da inizio campionato, segna più di due reti. La vittima sacrificale è il Frosinone di Stellone, affondato per 4-0.
Positiva la prova di Ljajic in versione assist-man. Ad aprire le marcature, nella giornata che ricordava gli attacchi terroristici in Francia, è il transalpino Biabiany, uscito finalmente da un lunghissimo calvario. In rete anche Icardi (1993) e il difensore colombiano Murillo (1992), impiegato anche come terzino destro. Il poker è di Brozovic.
Nel Frosinone continua una discreta linea verde: da Leali a Castillo, passando per Paganini.
Non sono presenti commenti.