La Cina è vicina. Mai il titolo del film di Marchio Bellocchio del 1967 è più azzeccato dopo le voci, anzi ormai le certezze, che vogliono l’Under 20 cinese nel prossimo campionato di Regionalliga, la quarta serie tedesca. Eh sì, perché alla Cina, che secondo i piani del suo Presidente Xi Jinping entro il 2050 vincerà il mondiale, non basta più acquistare a suon di milioni giocatori su giocatori a cifre folli, rilevare società in difficoltà dando speranza di nuove glorie (vedi Milan e Inter per citare solo due grandi esempi, ndr) o imporre come fatto in Portogallo l’inserimento di giocatori nelle squadre più importanti (esperimento fallito, ndr), ma adesso vuole anche sfruttare la propria Under 20 facendogli disputare un vero e proprio campionato.
NUOVO ACCORDO
Sembra infatti in dirittura d’arrivo l’accordo che porterà la selezione giovanile a disputare il prossimo campionato di quarta serie tedesca insieme ad altri 19 club. Un affare per tutti. Perché? Molto semplice. Le formazioni tedesche impegnate contro l’Under 20 riceveranno 15mila euro, giocheranno una partita in più in casa, quindi più incassi, e potranno poi espandere il proprio mercato di vendita anche in Cina (che poi, un baby fenomeno dell’Hoffenheim B per citare solo una squadra impegnata in quel torneo, vuoi che un magnate cinese non se lo regali a suon di milioni?). Per i cinesi indubbiamente i giovani dell’Under 20 impareranno qualcosa in più dal punto di vista tattico, non tecnico perché la tecnica un giocatore non la sviluppa così, e ovviamente a livello di marketing (e dobbiamo anche spiegare perché?).
CONCLUSIONI
Un affare per tutti dicevamo quindi? Si certo, ma in termini di gioco del calcio chi ci guadagna? A mio avviso nessuno. L’Under 20 non farà classifica, i suoi giocatori verranno catapultati da un momento con l’altro in una nuova realtà a loro sconosciuta e avranno su di loro gli occhi di tutta la Cina. Per le altre 19 formazioni tedesche invece cosa può dare un’esperienza di questo tipo? A mio avviso poco, se non nulla, anzi, che la Cina è davvero vicina e ha piani sempre più concreti per esportare il suo prodotto calcistico oltre confine. In qualsiasi modo.
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