Nuovo appuntamento con la rubrica Alla Scoperta Di, in collaborazione con promessedelcalcio.blogspot.it. Oggi è il turno di Giuseppe Borello del Crotone.

Siamo al minuto 94 di Crotone-Lazio, ultima gara della stagione 2016/17, la partita che sta per rendere ufficiale il miracoloso finale di stagione dei calabresi verso una salvezza che sembrava a dir poco impossibile a solo 9 gare dal termine del campionato.

Dalla panchina si alza il giovane Giuseppe Borello, pronto all’esordio nella massima serie e ancor più pronto a festeggiare con i compagni lo storico traguardo dei ragazzi di mister Nicola. Pochi secondi per lui nel caloroso manto erboso dello Scida, ma un concentrato di emozioni che difficilmente scorderà negli anni a venire.

Lui è un ragazzo proveniente dalla Primavera degli “Squali”, squadra che per tutto l’anno ha stazionato nella parte centrale della classifica del girone C e guidata a bordo campo da mister Parisi, che ha trovato, proprio in Borello, un ragazzo molto affidabile dal punto di vista tattico (quasi sempre impiegato sul versante destro dell’attacco rossoblu), ma anche dal punto di vista realizzativo, risultando il terzo marcatore dei suoi con 6 reti in stagione (dietro la punta Galli e il centrale Pupa).

Prelevato dal Crotone nel 2012 dall’ASD Calcio Giovanile Catanzarese grazie al lavoro di Luigi Porchia (responsabile del settore giovanile) e del suo staff, oggi il classe ’99 nativo di Catanzaro dimostra di poter ancora accrescere le sue qualità tattiche e di atteggiamento in campo. Già convocato e debuttato in maglia azzurra con l’U17, per la prima volta in occasione del Torneo dei Gironi nello scorso novembre, ama attaccare gli spazi partendo da destra, ma può essere impiegato anche da seconda punta grazie ad un dinamismo offensivo sviluppato e ad una discreta coordinazione (e precisione) nel tiro, sia col destro che con il sinistro. Il buon dribbling e la buona propensione ad assistere i suoi compagni d’attacco, completano uno dei profili più interessanti del vivaio del Crotone.

Un ulteriore sviluppo fisico (in altezza e muscolatura) potrebbe rafforzare il ragazzo soprattutto nei contrasti e durante la fase difensiva, ma gioverebbe senz’altro anche in un’ottica offensiva. Uno completamento fisico che avverrà col tempo così come le occasioni che dovrà sfruttare da qui in avanti. Il primo passo è stato fatto e non in una giornata qualsiasi: sarà un segno del destino?