Nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Grandi Talenti in collaborazione con La Gazzetta di Don Flaco e Fanta Calcio Mercato. Oggi è il turno di Manuel De Luca, bomber del Torino Primavera.
NOME E COGNOME: Manuel De Luca
ANNO DI NASCITA: 1998
RUOLO: Punta centrale
NAZIONE: Italia
PIEDE: ambidestro
FISICO: 190 cm x 80 kg
Per un Andrea Belotti che sta facendo le fortune del Torino targato Sinisa Mihajlovic con ben 25 reti, c’è un giovane attaccante che regala non poche soddisfazioni alla Primavera granata. Stiamo parlando di Manuel De Luca, puntero centrale classe 1998 nativo di Bolzano ed autore di un’ottima stagione sotto la mano sapiente di mister Federico Coppitelli: 30 partite giocate, 11 gol e 3 assist tra Girone B del Campionato Primavera, Viareggio Cup e Coppa Italia. Mica male, nonostante il rendimento del ragazzo sia leggermente calato nel girone di ritorno. Fino a Dicembre tuttavia, la media-gol era davvero qualcosa di impressionante: una marcatura ogni 107 minuti mentre proprio il Gallo Belotti, tanto per far comprendere il termine di paragone, finiva sul tabellino dei marcatori ogni 105 minuti.
De Luca è cresciuto in quel di Vadena, a qualche chilometro da Bolzano, un luogo dove la lingua tedesca domina incontrastata la cultura. Il calcio è sempre stato un chiodo fisso in famiglia: il padre del ragazzo infatti, di origine brindisina e mosso da una grande passione, sognava di fare il talent-scout, mentre Manuel e la sorella giocano entrambi a calcio, quest’ultima nel Sudtirol femminile. Manuel ha iniziato la sua carriera nel Voran Laives, club dilettantistico ma comunque abbastanza conosciuto per la discreta qualità della cantera. Passa davvero poco tempo e arriva la chiamata del Sudtirol, che tessera immediatamente il ragazzo per le proprie giovanili. Il primissimo exploit arriva con i Giovanissimi Nazionali, sotto la gestione di Giampaolo Morabito: De Luca termina il campionato con 25 presenze e 16 gol, attirando l’attenzione di parecchi addetti ai lavori e nonostante il campionato non proprio esaltante della squadra tirolese.
Il potenziale c’è, il rendimento pure: De Luca si conquista meritatamente la chiamata della Nazionale azzurra under-15 e, poco tempo dopo, anche quella dell’under-16. Dopo un torneo in Scozia, ecco spuntare i primi top club. La prima società a puntare su Manuel è la Juventus, che offre un periodo di prova alla famiglia del ragazzo. Alla fine tuttavia, e anche un po’ a sorpresa, la spunterà l’Inter, che preleva il giovane calciatore in prestito con diritto di riscatto (anche abbastanza alto) e lo inserisce negli Allievi Nazionali Lega Pro del tecnico francese Benoit Cauet. La stagione è ottima: 17 presenze e 12 gol. Dalle parti del centro sportivo dedicato al compianto presidente Giacinto Facchetti sono tutti entusiasti delle qualità di De Luca. L’Inter tuttavia, a fine stagione, cerca di abbassare le pretese del Sudtirol sul costo del cartellino e dopo qualche giorno di screzio tra dirigenti non arriva nessun accordo.
Dunque nessun riscatto e addio ai colori nerazzurri. Manuel torna al Sudtirol, ma le offerte sembrano quasi piovere, anche dai campionati esteri: Inghilterra, Germania, poi il Parma ed infine proprio il Toro. Alla prima stagione con la maglia granata (2014) arriveranno 13 presenze e 4 reti. Il patron Urbano Cairo non ci pensa su due voltee paga immediatamente il riscatto di 120mila euro. Come ripagare una spesa del genere? vi chiederete. Sfiorare i 30 gol con la Beretti penso sia una risposta più che soddisfacente. I campionati stanno ormai per concludersi e i radar di Sinisa Mihajlovic sono accesi, seguono assiduamente questo gigantesco ragazzo classe ’98 che tanto ricorda, per movenze e stile di gioco, un certo Cristiano Lucarelli, che di gol ne ha segnati davvero tantissimi nell’arco di tutta la sua carriera. Non ci resta che aspettare, ma quest’estate sono convinto che si sentirà parlare tanto di Manuel De Luca: due convocazioni con i grandi sono arrivate, contro Empoli e Atalanta. Chissà, magari l’esordio potrebbe arrivare a breve.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
Manuel De Luca ha tutte le principali caratteristiche della punta centrale di ruolo. Nato come centrocampista, è stato poi spostato nel reparto offensivo con il passare degli anni. Addirittura, ai tempi del Sudtirol, come raccontato dal padre, veniva soprannominato “il cigno” per la sua capacità di giocare con eleganza e sfoggiando grandi doti tecniche nonostante l’impressionante mole fisica. Forte nel gioco aereo, è molto bravo anche nella fase di protezione della sfera spalle alla porta e possiede, inoltre, anche ottime capacità balistiche, di coordinazione. Molti addetti ai lavori lo hanno paragonato ad attaccanti del calibro di Luca Toni e Cristiano Lucarelli, che di gol in carriera ne hanno segnati davvero tantissimi. La sua qualità più apprezzabile tuttavia (parere mio) è il grande spirito di abnegazione: De Luca è il tipico attaccante dedito al gioco di squadra, ai ripiegamenti difensivi ed è sempre bravo nell’abbassare il suo raggio d’azione per essere partecipe alla manovra collettiva imbastita dai compagni di squadra. Infatti se dovessi scegliere un termine di paragone più “contemporaneo” e che ben si abbina alle sue ottime qualità, direi il croato Mario Mandzukic, che sull’altra sponda del torinese, quella bianconera, ha conquistato tutti con il suo spirito combattivo e la sua freddezza davanti alla porta.
Articolo a cura di Daniele Pagani
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