Il 2/05/2016 è e sarà per sempre un giorno di festa. È una data che difficilmente si potrà dimenticare. In questo giorno Davide ha sconfitto Golia e il Leicester City è diventato per la prima volta nella sua storia campione d’Inghilterra.
Pochi ci avrebbero creduto, solamente qualche folle avrebbe mai puntato sulla banda di Ranieri, quotata a inizio stagione 5000 a 1, una squadra che l’anno precedente aveva ottenuto la salvezza all’ultima giornata e che si affidava ad un allenatore che arrivava dopo la brutta parentesi come ct della Grecia. Un allenatore che veniva dato come bollito e antico.
Il miracolo invece è successo e con due partite d’anticipo il Leicester ha vinto la Premier League. Il campionato ormai considerato come il più competitivo e soprattutto come il più ricco, particolare da non sottovalutare nel calcio moderno.
In questi ultimi mesi, siamo tutti diventati tifosi del Leicester, non potevamo credere ai nostri occhi. Una squadra formata da perfetti sconosciuti, perchè si dobbiamo dirlo, prima di questa stagione nessuno conosceva Vardy, Mahrez, Morgan, Drinkwater, Kantè, il più famoso era sicuramente Schmeichel, figlio d’arte del grandissimo Peter per anni muro invalicabile del Manchester United. Ci siamo emozionati con Ranieri che finalmente ha portato a casa un meritatissimo titolo e per tutti quei tifosi che stavano vivendo una vera e propria favola.
Il trionfo del Leicester è la vera risposta al calcio moderno, a quel calcio che non lascia più sognare che ci ha abituato alla legge del “vinci se spendi” e che ci ha ormai tolto la speranza di credere ai miracoli.
Il Leicester è diventato come il Verona di Bagnoli, il Cagliari di Manlio Scopigno(primo allenatore di Ranieri da calciatore) ed è riuscito a farci convincere che nel calcio come nella vita tutto è possibile.
Claudio Ranieri ha parlato dei fattori determinati di questa vittoria e ha messo l’accento sul gruppo che è riuscito a creare. L’ha paragonato al suo Catanzaro del 1974, un’altra favola sportiva, una squadra fatta di uomini e amici che come il Leicester di oggi hanno creato un gruppo capace di aiutarsi e di non far mancare mai il supporto al compagno nei momenti di difficoltà. Le ultime giornate infatti non sono state di certo facili per il Leicester, la squalifica di Vardy(fondamentale nel gioco di Ranieri), la pressione che saliva intorno alla squadra, ma i calciatori in maglia blu non hanno minimamente sofferto questi “intoppi” anzi sono riusciti a tenere altissima la concentrazione e ieri sera finalmente hanno potuto festeggiare un’impresa che rimarrà per sempre nella storia.
Questa impresa, come ho scritto nel titolo, ci riconcilia con il calcio, si lo dico ad alta voce, sembrerà magari una frase fatta ma non può essere altrimenti, per me che tifo una squadra di provincia e anche per chi tifa per le squadre più blasonate del pianeta.
Si perchè siamo stanchi del calcioscommesse, delle polemiche, delle discussioni sul fuorigioco e delle interminabili trasmissioni sportive in cui vince chi alza di più la voce, a noi queste cose non ci piacciono. Siamo stanchi delle risse anche nei campionati minori(come quella successa pochi giorni fa nel campionato Allievi), siamo stanchi dei sospetti e delle riforme che peggiorano sempre di più il nostro amato calcio.
A noi piacciono le favole, ci piace sognare e guardare quel pallone come se fosse la cosa più bella della nostra vita. A noi piace Ranieri, che da perdente cronico ha sovvertito il pronostico, ci piacciono le sue dichiarazioni e il suo modo quasi unico di approcciarsi al mondo del calcio, ci piace la storia di Vardy ex operaio e ora campione d’Inghilterra, ci piace il sacrificio di Drinkwater e Kantè, la determinazione di Morgan, la rivalsa di Schmeichel e la fantasia di Mahrez, Di questo Leicester ci è piaciuto un po’ tutto e non smetterò mai di dirlo il calcio può riservarci emozioni uniche.
Oggi quindi è il giorno di festeggiare, di alzare gli occhi al cielo e ricominciare a sognare, perchè con determinazione voglia e un pizzico di follia niente è impossibile.
Grazie Ranieri. Grazie Leicester.
Non sono presenti commenti.