Metronomo dal piede educato, Mattia Maita ha ritrovato il sorriso dopo averlo perso per vicende “extra-calcistiche”. Il giovanissimo prodotto del vivaio della Reggina Calcio, nato a Messina nel 1994, è faro del centrocampo di Erra, tecnico del Catanzaro.
Dal capoluogo calabro, il centrocampista siculo ha l’obiettivo di riprendere quello che, per qualche mese, ha dovuto osservare da lontano: le chiavi della mediana. “Sono felicissimo di aver scelto questa piazza – esordisce così Maita ai microfoni di FootballScouting – dopo aver vissuto otto mesi da fuori rosa alla Reggina ed essere stato svincolato, ho trovato nel Catanzaro l’unica vera società capace di credere nelle mie potenzialità.”
Del resto, con la maglia dei giallorossi, Mattia si era disimpegnato per qualche mese nella stagione della promozione dalla Seconda alla Prima Divisione, quando a Catanzaro allenava Ciccio Cozza. “Non è cambiato nulla qui da quei sei mesi stupendi che ho potuto vivere – prosegue Maita – la società ci è sempre vicina e anche in questo campionato lo sta dimostrando.”
E sì, perché il Catanzaro in questo avvio di stagione non è stato perfetto. “Gli inizi sono stati difficili, anche a livello personale perché ho dovuto recuperare tanto terreno perso, otto mesi di inattività non fanno bene a nessuno. Piano piano siamo usciti e adesso stiamo ottenendo dei buoni risultati, arriviamo da diverse vittorie e un pareggio, siamo stati bravi a compattarci e uscire fuori da una zona di classifica molto pericolosa.”
L’arrivo del tecnico Erra ha rivoluzionato un Catanzaro che, in precedenza, raccoglieva solo fischi dal proprio pubblico. “Non eravamo degli asini prima, non siamo dei fenomeni adesso – ha commentato Maita a FootballScouting – anche noi come calciatori abbiamo delle responsabilità per l’inizio di stagione. È cambiato anche il rapporto con la tifoseria grazie agli ottimi risultati; la contestazione delle prime settimane ci è servita da stimolo, stiamo dimostrando di meritare di indossare la maglia del Catanzaro.”
Facendo un piccolo passo indietro, Maita non ha rimorsi e, anzi, ringrazia la brutta esperienza della passata stagione: “Quel che è successo nel post-Ischia con la Reggina Calcio mi è servito come stimolo per ripartire e far bene, purtroppo si è chiusa male una parentesi importante della mia vita.”
Proiettandosi al futuro, il centrocampista di Messina non si pone limiti: “Magari riuscirò a trovare la serie B con il Catanzaro, chi lo sa…”
1 commento
Pingback: Maita a FS.it: “Reggina, da quegli otto mesi…” | Un calcio alla vita