Non tutti hanno la fortuna di indossare la casacca per la città in cui sono nati. Giovanni Foresta, giovanissimo centrocampista calabrese, può ritenersi fortunato. “Do qualcosa in più quando scendo in campo perché mi sento addosso i colori giallorossi”,  ha dichiarato il centrocampista ai microfoni di FootballScouting per la rubrica “Lega Pro in vetrina: i migliori talenti”.

Giovanni Foresta è una mezzala, può agire sia sulla destra che sulla sinistra; da piccolo ha anche ricoperto il ruolo di esterno di fascia ma preferisce potersi muovere in una posizione intermedia, sulla linea mediana. “Spero un giorno di poter realizzare il primo gol tra i professionisti – confida Foresta – dovessi descrivermi direi che sono un calciatore attento alla fase difensiva, recupero tantissimi palloni durante la partita ma amo farmi trovare pronto in zona offensiva.”

Foresta non ha dovuto affrontare un trasferimento fisico molto lontano. Del resto, il classe ’95 è cresciuto calcisticamente sulla zona jonica della Calabria, esattamente a Crotone. La società pitagorica lo ha tesserato a undici anni, ben nove primavere fa, affidandogli il compito di essere punto fermo di tutte le selezioni giovanili dello “Squalo”. “Seguo con piacere le vicende del Crotone – prosegue Foresta – è la squadra che detiene la proprietà del mio cartellino. Io, però, penso soltanto a fare bene con il Catanzaro e giocarmi le mie chances in un campionato molto difficile.”

Come spesso succede, infatti, chi esce dal settore giovanile deve affrontare un brusco cambiamento: “Militare in terza serie credo sia addirittura più complicato del giocare in serie B. Soprattutto nel girone C la qualità è molto alta e ci sono tante squadre competitive.”

Senza giri di parole, Foresta ammette di aver avuto la fortuna di trovare: “Un gruppo disponibile che mi ha consentito di ambientarmi come meglio non potevo. Pensavo di dover faticare molto di più per giocare qualche spezzone di gara e, invece, fin qui sono stato spesso protagonista scendendo diverse volte in campo.”

L’obiettivo, dunque, è quello di conquistare la salvezza con il Catanzaro e sperare in una chiamata azzurra: “Il sogno di ogni ragazzo è quello di poter indossare la casacca della propria Nazionale. Io lavoro quotidianamente per far sì che ciò accada.”