di Lorenzo Petrucci (promessedelcalcio.blogspot.com)

Se l’Olanda è tra le nazioni che da sempre produce il maggior numero di talenti è per l’idea di credere nella qualità senza guardare alla carta d’identità. Brian Brobbey è solo l’ultimo di quegli U18 orange che si appresta a prendersi la ribalta.

Nato ad Amsterdam il 1º febbraio del 2002, ma di origini ghanesi, ha iniziato a giocare a calcio nell’AFC Amsterdam per poi essere presto notato dall’Ajax ed entrare nel settore giovanile dei lancieri già nel 2010.
Il calcio è di famiglia, ha tre fratelli che fanno i calciatori. Samuel, più grande di quattro anni è un difensore dell’Almere City, Derrick Luckassen, classe 1995, gioca in Eredivisie con il PSV e Kevin Luckassen, gioca in Inghilterra al Northampton Town. In comune con fratelli ha il fisico statuario, Brian è alto 1,85 centimetri che gli permettono di avere spesso la meglio sugli avversari e di difendere con abilità palla.

Prima punta moderna bravo nell’attaccare la profondità facendo reparto da solo ma anche intelligente tatticamente da liberare spazio ai compagni di squadra. Nonostante il fisico imponente dimostra anche una buona tecnica e agilità. Un mix di qualità tanto da essere paragonato a Lukaku e a Huntelaar.

Ragazzo dal carattere forte e ambizioso, possiede già una forte personalità che si nota anche in campo. Con l’Ajax negli anni ha sempre segnato gol a grappoli, come le 28 marcature messe a segno nell’ultima stagione tra U17 e U19. Ha già debuttato la scorsa stagione in Youth League e con l’U21 dei lancieri che gioca in serie B olandese. Decisivo nella finale dell’ultimo europeo U17 pareggiando a 6’ minuti dal termine contro l’Italia portando la gara ai rigori con la vittoria finale andata alla formazione orange.
Con un contratto in scadenza a giugno 2021 è sulla bocca di diversi top club europei, in primis il Manchester United, lui non si preoccupa molto e pensa a crescere e a giocare sempre meglio cosa che gli riesce bene.