di Marco Fanuli

Torna la rubrica ‘Alla Scoperta Di’, in collaborazione con Lepromessedelcalcio.blogspot.it. Oggi è il turno di Vanheusden, difensore centrale belga dell’Inter.

Ormai è abbastanza evidente che la scuola belga è diventata una vera macchina produttrice di talento. Gli anni ’90 sono stati particolarmente prolifici da questo punto di vista: in questo decennio sono nati infatti giocatori di altissimo livello come Eden Hazard, Kevin De Bruyne, Thibaut Courtois, Romelu Lukaku, Youri Tielemans e chi più ne ha, più ne metta.

Una tendenza che prosegue ancora oggi e in modo spedito. Se ne sono accorte le grandi d’Europa come Chelsea e e Borussia Dortmund, che si sono assicurate rispettivamente Musonda Jr. e Mangala, e se ne è accorta anche l’Inter – sotto la gestione De Boer – con Senna Miangue (attualmente in prestito al Cagliari). Ma gli investimenti in terra belga dei nerazzurri sono andati oltre il possente terzino sinistro. Sono arrivati anche il centrocampista Xian Emmers, il centrale difensivo classe 2000 Van Den Eynden e nello stesso ruolo, nell’Aprile 2015 – con forte disappunto sulla trattativa dello Standard Liegi, sua ex squadra – il classe 1999 Zhino Vanheusden, oggi perno difensivo della Primavera di mister Vecchi.

Alto oltre il metro e ottantacinque centimetri, il difensore belga originario di Hasselt, dopo più di un anno e mezzo di esperienza nerazzurra dimostra di aver assimilato in maniera esaustiva il calcio italiano rispetto ai suoi primi mesi in Italia: molto più attento nei movimenti corali del reparto difensivo e molto meno istintivo nel portarsi a ridosso dell’area avversaria (caratteristica che ammette di dover domare ancora adesso). Con Andrew Gravillon compone una delle coppie di centrali difensivi più affidabile dell’intero Campionato Primavera. Inoltre il possente fisico è suo sicuro alleato sia nei contrasti aerei, sia con palla a terra: nonostante l’efficacia e la prontezza d’intervento, dimostra comunque un certo “stile” (non a caso dice di ispirarsi a Sergio Ramos).

Abbiamo raggiunto Vincenzo Sollitto (esperto di calcio belga) per avere qualche informazione in più sul ragazzo: “Un profilo interessante, bravo ad uscire palla al piede dalle retrovie. Forse, pecca ancora un po’ dal punto di vista caratteriale e c’è da limare qualche dettaglio individuale, ma le sue qualità sono sicuramente innegabili“. Queste le sue impressioni.

Per fisico, talento e garanzie mostrate fin qui, sicuramente un giovane da monitorare con attenzione anche nei mesi a venire, quasi certi di non essere di fronte alla solita meteora.