di promessedelcalcio.blogspot.com
Il 16 aprile 2017 debuttava tra le file del Club Atletico Tucuman, Tomas Esteban Cuello, un mancino che predilige giocare sulla fascia. Da lì a poco tempo si è fatto notare in Prima squadra, entrandoci in pianta stabile dal luglio 2018.
Durante l’estate scorsa due club italiani hanno bussato alla porta del Club Atletico Tucumàn: laFiorentina e la Sampdoria (con sondaggi estivi anche da parte dell’Inter). Cuello si adatta bene in un 4-4-2 come quarto di sinistra e all’occorrenza anche sul lato opposto, per rientrare al centro e concludere di sinistro.
Il direttore sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino si è mostrato molto interessato al ragazzo, vedendolo idoneo negli schemi di mister Pioli, sia in un 4-3-3, sia nel 4-2-3-1. L’argentino è in gradi diricoprire tutta la fascia di sinistra (da migliorare, come prevedibile, la fase difensiva) fungendo da ala, senza sfigurare nemmeno nel ruolo di mezz’ala.
È ormai un dato di fatto che l’Italia risulti attraente per i giovani calciatori argentini. Molto probabilmente la Fiorentina proverà a portare Cuello in Toscana già la prossima estate. La Sampdoria, al contrario, è sembrata ancora un po’ dubbiosa sul fatto che il giovane esterno si possa adattare al rombo di centrocampo spesso utilizzato da Giampaolo, ma non è escluso, in futuro, un ritorno di fiamma anche da parte dei blucerchiati.
Tocca quindi a Cuello farsi notare nella sua attuale squadra. Il tasto dolente ad oggi è proprio questo: il ragazzo di Tucumàn fatica a mettersi in luce col suo allenatore, Zielinski. In 14 partite in Primera Division, è stato convocato solo in 4 occasioni (una sola nell’11 titolare). Questo scarso impiego non sta giovando per niente in suo favore. Il poco minutaggio lo sta penalizzando enormemente e non è un caso che nelle rappresentative nazionali argentine non ha trovato ancora l’esordio. Se continuerà a comportarsi come finora, sarà difficile che il suo allenatore cambi parere su di lui. Cuello in futurodovrà essere furbo, astuto e bravo a correggere gli errori passati. Il primo passo per sognare un futuro luminoso sarà quello di convincere il proprio allenatore a fidarsi di lui.
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