Riccardo Brandinali è il Responsabile Settore Giovanile del Varese Calcio con una quasi decennale esperienza nello scouting di calciatori. Ecco il contenuto della sua intervista.
Al termine di questa prima parte della stagione quale è il suo bilancio sportivo?
Sono stati mesi impegnativi e ricchi di lavoro ma, in generale, sono soddisfatto dalla qualità espressa dalle squadre e dai singoli calciatori. Qualità non sempre accompagnata dai risultati, ma in questo momento non era la nostra priorità. Mi riferisco in particolare alla Juniores Nazionale che esprime sempre un buon calcio e individualità interessanti senza però raccogliere ancora i frutti in classifica… ci arriveremo. Non a caso sono parecchi i ragazzi aggregati alla prima squadra attualmente Mondoni 99, Marcinno ’2000, Mauro 2000 e da inizio stagione Mzoughi 2000 e Zecchini 2000. In ogni caso i risultati sono buoni: ottimi i campionati dei giovanissimi 2003 e giovanissimi 2004 che vincendo entrambi il campionato provinciale da gennaio faranno il regionale. Gli allievi sono arrivati quarti ma hanno fatto un campionato 2001 con molti ragazzi del 2002 e alcuni di loro potranno fare il salto in juniores già da questa stagione. Siamo riusciti anche ad organizzare amichevoli con squadre professionistiche come Juventus, Sampdoria, Torino, Chievo, Pro Vercelli.
Una tradizione quella del Settore Giovanile del Varese che si conferma anche in Serie D?
Direi di sì, nonostante la categoria lontana da quella a cui la piazza e i nostri giovani erano abituati. La mia estrazione è quella di osservatore, l’ho fatto per quasi dieci anni, la mia filosofia di lavoro non può fare a meno di valorizzare la ricerca del talento e i nostri ragazzi nella speranza che possano esordire in prima squadra o approdare, in questo caso, tra i professionisti. Non a caso il mio collaboratore diretto Marco Borri è un osservatore Abilitato F.I.G.C. Insieme abbiamo costruito un’area scouting proporzionata alla categoria ma che si muove con professionalità sul territorio. Per fare un esempio, credo che siamo tra le poche realtà dilettanti a livello giovanile che può vantare un archivio di calciatori informatizzato.
Alcune soddisfazioni del suo lavoro?
Mi piace sempre parlare del nostro lavoro, senza le persone che lavorano insieme a me farei ben poco. Penso che un responsabile oltre a scegliere giocatori debba anche dedicare attenzione allo staff di ogni categoria. Ho cercato di valorizzare sia gli atleti, ma anche il lavoro svolto da tutti gli allenatori e i preparatori del settore giovanile. Sicuramente il passaggio dalla Juniores Nazionale alla prima squadra di Mr Paolo Tresoldi e del preparatore Massimiliano Gioia è stato per tutti noi del settore giovanile motivo d’orgoglio. Analogo discorso vale per tutti i calciatori della Juniores Nazionale inseriti nella rosa della prima squadra. Sono anche molto contento che alcuni club professionistici, anche di serie A, si siano accorti del valore di alcuni nostri giovani… significa che stiamo lavorando nella giusta direzione.
Obiettivi futuri?
Il mio primario obiettivo è quello di portare a termine nel migliore dei modi il progetto societario del settore giovanile che, come detto, ha la priorità di formare calciatori per la prima squadra e/o per il calcio professionistico. Tutto il resto lo valuterò a fine stagione.
di Footballscout24
Non sono presenti commenti.