Tratta dei baby calciatori: l’esclusiva
Una notizia shock, riportata dal quotidiano La Stampa. Scoperto un traffico illecito di giovani calciatori africani, portati in Europa grazie ad una serie di escamotage come documenti e false parentele. Tra loro, coinvolto anche Assane Gnoukouri, centrocampista dell’Inter, portato in Italia dall’agente Giovanni Damiano Drago. Quest’ultimo è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Parma e dal Servizio centrale Operativo, entrambi coordinati dalla Procura della Repubblica della città stessa. Ma non solo: sono finite in manette altre due persone. Trattasi di Abdouraman Kone e Demoya Yves Gnoukouri, considerato padre fittizio del calciatore nerazzurro. Non si conosce ancora la posizione effettiva del ragazzo, la cui abitazione è stata perquisita in queste ore.
Tratta dei baby calciatori: indagini ed accuse
A detta delle indagini, sono cinque i baby calciatori (tra i 13 ed i 17 anni) ad essere arrivati in Italia per mezzo di false documentazioni prodotte in Costa D’Avorio. Queste attestavano parentele inventate con altri ivoriani già regolarmente residenti su suolo italiano, al fine di un ricongiungimento familiare. È successo esattamente questo a Assane Gnoukouri, il cui vero nome pare essere però Alassane Traoré. Anche la data di nascita sarebbe fittizia: è nato ad Abidjan il 28 settembre 1994, e non 1996, come si credeva. Le accuse presentate dal giudice per i tre arrestati sono le seguenti: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso per l’ingresso illegale in Italia.
Tratta dei baby calciatori: chi è Gnoukouri/Traoré?
Il ragazzo aveva conquistato il Torneo di Viareggio con la formazione Primavera. Il suo debutto in prima squadra risale al 2015, con Roberto Mancini in panchina, nella trasferta contro l’Hellas Verona (0-3). Nello stesso anno avrebbe debuttato in Tim Cup, agli ottavi contro il Cagliari (3-0). All’anno successivo, e con De Boer come allenatore nerazzurro, risale invece la sua prima apparizione in Europa League, nella trasferta contro lo Sparta Praga. Risulterebbe falsa, agli atti, anche la parentela del giovane calciatore con il fratello Wilfried: i due sarebbero nati e cresciuti da due diverse famiglie in patria.
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