Nelle ultime stagioni, si assiste ad un monocentrismo dell’allenatore – specialmente quelli inglesi – che prende decisioni anche in ottica scouting giovanile. Una figura desueta per l’Italia ma diffusa, come detto, in Premier League. Ma di cosa si tratta? Si considerano i componenti, gli “ingredienti” del modello di scouting nel sistema chiamato “Coach-Manager“. Il ruolo dominante, a volte assoluto, dell’opinione del coach nel processo di selezione del giocatore. Cosa offre questa opportunità all’allenatore e quali caratteristiche dovrebbe avere per questo?
COACH-MANAGER: LE ESPERIENZE
– Avere un’esperienza internazionale positiva nella scelte da fare che poi portano ai successi finali. Come dice Mourinho: “Tituli”. A proposito, Mourinho è l’eccezione che conferma la regola. Ma tutti i grandi giocatori diventano grandi allenatori? Matthaus, Platini, Gullit, da un lato erano giocatori eccezionali, e dall’altro non gli allenatori di maggior successo. Tuttavia, Sacchi, lo stesso Mourinho, Sarri, Allegri non ha avuto carriere eccezionali, ma sono diventati veri maestri ad allenare. Non tutti però lavorano con il cosiddetto “sistema inglese”.
LE CARATTERISTICHE DEL COACH-MANAGER
– Essere in grado di comunicare con giocatori e dirigenti di club: sono le buone qualità comunicative dell’allenatore a dimostrare che un manager sia di successo per molti proprietari di club
– L’aspetto, l’outfit conta tanto: è l’immagine che la confezione ti dà, è un aspetto importante per il brand del club. Un impatto positivo agli occhi dei proprietari permette all’allenatore di architettare il suo “business plan”. Per questo Mourinho e anche Mancini hanno recitato in pubblicità, posato per marchi importanti di orologi e articoli preziosi.
– Risorse finanziarie e progetti su larga scala: la capacità di trovare persone con capitali solo per progetti di grandi dimensioni porta a dare maggiore visibilità al top manager.
– Una certa lontananza dei proprietari della squadra di calcio: a) geografica; b) sport, cioè molto spesso i proprietari del club non sono grandi esperti di calcio o non hanno un interesse nella gestione diretta di problemi sportivi.
COACH-MANAGER: IL MECCANISMO
– La testa è l’allenatore, è lui a impostare il vettore di ricerca per i potenziali giocatori per il club non sulla base della filosofia generale del club, ma dalla sua visione del modello di gioco della squadra. Ed è proprio questa la principale differenza strutturale rispetto alle società standard.
– v’è un Capo dello scout e del suo staff composto da 10 a 20 capi di direzioni separate nella loro area di responsabilità su base geografica. E qui attenzione! Ciascuno dei capi delle varie aree scouting regionali in primo luogo sono in contatto con gli agenti locali che lavorano con i club locali, in modo che la selezione di questi agenti sia dettato dalla loro precedente esperienza con il capo allenatore. In genere, questi agenti comprendono chiaramente le opinioni del coach e hanno un’esperienza positiva con lui. Sono loro che forniscono liste di giocatori per i capi delle filiali regionali, e a loro volta li consegnano al capo del servizio di scouting. Inizia poi una conversazione parallela con il mister e con il presidente.
COACH-MANAGER: I VANTAGGI
– L’allenatore sceglie un giocatore per la sua filosofia e visione del gioco;
– Questa scelta facilita la comprensione reciproca nel sistema di relazioni “giocatore-allenatore“;
– L’allenatore può capire chiaramente che scegliendo in modo indipendente i giocatori non avrà problemi nello spogliatoio e quindi garantisce il risultato della condivisione della responsabilità con i suoi giocatori;
– Non vi è alcun problema di spostare la responsabilità e / o trovare il colpevole in caso di risultati negativi della squadra – l’allenatore è la colpa!
COACH-MANAGER: GLI SVANTAGGI
– La scelta di questo o quel giocatore è dettata unicamente dalla volontà del mister senza tener conto della filosofia del club;
– Un cambio di allenatore e l’arrivo di un nuovo team di lavoro non è sempre la risposta giusta. I conflitti sono inevitabili, così come le perdite finanziarie derivanti dalla vendita accelerata di giocatori e comprare nuovo modello con un nuovo allenatore;
– Ridurre l’importanza dello scouting e affidarsi alle agenzie nella ricerca di candidati porta ad una perdita di capacità di lavorare efficacemente sul campo. In più c’è un aumento dei costi nelle somme dei trasferimenti di giocatori;
– Poca attenzione ai giocatori locali nella squadra principale del club.
Fonte: m.sports.ru
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