Ennesimo fatto increscioso nel mondo del calcio, stavolta parliamo di atti vandalici ai danni dello Stadio Mario Piccirillo di Santa Maria Capua Vetere. Ad accorgersi di tutto un magazziniere che arrivato in mattinata, come consuetudine, ha trovato ad attenderlo una “sorpresa indesiderata”.

ECCO COSA E’ SUCCESSO

L’impianto dello Stadio Piccirillo si trova in via Martiri del Dissenso dove con arnesi da scasso i delinquenti hanno forzato la porta della segreteria e messo a soqquadro tutto. Come riportato da Sportcasertano.it, sono stati rubati i computer che contenevano tutti i documenti societari, alcune borse, un compressore e la stampante. Questi ultimi due oggetti sono stati ritrovati poi nel parcheggio, probabilmente perché troppo ingombranti, intatte invece le Coppe e le fotografie del Gladiator.

I criminali non si sono fermati alla segreteria perché hanno forzato anche la porta del magazzino e della medicheria. Nel magazzino la porta di ferro ha costretto gli “indesiderati visitatori” a desistere mentre il materiale medico è stato rubato completamente. Negli spogliatoi è avvenuto un altro fatto che fa pensare che si tratti oltre che di criminali di veri e propri animali, in quanto è stato defecato sulle maglie di alcuni calciatori.

L’escalation di porcherie non si ferma qui, non contenti di quello che avevano fatto fino a quel momento hanno deciso anche imbrattare di muri. Le forze dell’ordine presa visione dei fatti hanno immediatamente svolto l’inventario con i dirigenti del Gladiator. Non viene esclusa nessuna pista ma vista con la scritta “Caserta numero 1” che lascia intendere la matrice casertana, non è sottovalutare un tentativo di depistaggio. Tutto nell’attuale momento di instabilità societaria della squadra nerazzurra, infatti era in programma un incontro tra la famiglia D’Anna e l’intermediario Mele per conto di un acquirente misterioso. Ora vedremo che piega prenderanno le indagini e che risvolti ci saranno nel futuro societario del Gladiator.