Stadio Olimpico di Roma, ore 22:24. L’ottavo di finale d’andata tra Roma e Porto si sta avviando verso uno scialbo 0-0, con il solo Dzeko in grado, nel primo tempo, di scalfire il palo della porta difesa da Casillas. Alla squadra di Di Francesco, che due settimane fa perdeva 7-1 in casa della Fiorentina in Coppa Italia, serve una vittoria che contro il Porto non è mai arrivata nella storia dei due club.

Zaniolo decisivo e da record!

È il 25° del secondo tempo, El Shaarawy dalla sinistra riesce a muoversi bene, nonostante sia circondato dagli avversari, e mette un pallone in mezzo per Dzeko. Il controllo del numero 9 non è perfetto, ma l’attaccante bosniaco riesce ugualmente a vedere sulla destra Zaniolo, lasciato solo dai difensori che erano accorsi per contrastare la punta. Il classe ’99 si trova contro Casillas, non un portiere qualsiasi, ma è bravissimo, con un controllo orientato, a portarsi il pallone sul destro e a bucare l’estremo difensore spagnolo. Uno a zero e primo gol in Champions League per quello che da tutti è ormai considerato un “predestinato“.

Ma la storia non finisce qui, perché sei minuti più tardi è Dzeko a scattare in contropiede. Il tiro dell’attaccante sbatte sul palo, ma la fortuna vuole che sulla ribattuta ci sia nuovamente Nicolò, che non solo segna la sua prima doppietta in Champions League, ma lo fa diventando il più giovane italiano a realizzarne una.

Rimpianto dell’Inter

E pensare che sette mesi fa veniva ceduto dall’Inter nell’ambito dell’affare Nainggolan. Senza troppi rimpianti, allora, ma che oggi lascia certamente più dubbiosi i dirigenti dei nerazzurri. Un 19enne ceduto in cambio di un 30enne, i cui problemi comportamentali erano già noti in Capitale e che erano stati motivo di cessione. Ora la Roma può cullarsi il suo talentino, sempre più certezza nell’undici di Di Francesco.

Simbolo di una Roma che, forse, ha ritrovato la quadra e che, molto più probabilmente, ha trovato un gioiello. Nicolò Zaniolo, il Predestinato.