E’ in dubbio l’ultima gara della stagione di Lega Pro del Girone A tra Racing Roma e Cremonese. Ha parlato il presidente della squadra capitolina Antonio Pezone“Ancora non è certo, ma al 90 per cento credo sia questa la nostra scelta. Ricevo telefonate continue, forse da qui a sabato si smuove qualcosa e usciranno queste famose penalizzazioni. Infatti un 10 per cento di possibilità che si giochi me lo sto tenendo ancora”.

LA DECISIONE DEL PRESIDENTE

“Non ci sono più i presupposti per continuare questo tipo di calcio. C’è chi lo fa seriamente, nel rettangolo verde, e chi lo fa non pagando i contributi e gli stipendi. Vorrei creare questa situazione per mostrare che squadre, come la mia, pagano sempre gli stipendi mentre ce ne sono altre che non li pagano da novembre. A fare contratti milionari sono buoni tutti, ma bisogna anche mantenere fede agli impegni presi. So per certo che ci sono squadre che non hanno rinnovato fideiussioni, ma non vengono penalizzate. A noi non interessa rimanere in Lega Pro o giocare in D, abbiamo l’intenzione di dimostrare che vogliamo un calcio libero e pulito dove deve essere il rettangolo di gioco a decidere chi deve vincere o meno. Paghiamo gli stipendi, i contributi, noi lo facciamo, altri no e non mi sembra corretto”.

In parole povere questo è un segnale di Pezone a tutta la categoria, con l’avventura del presidente nel professionismo ormai al capolinea. Il numero 1 del Racing Roma ha continuato: “Il mio scopo del professionismo era dare l’opportunità al mio settore giovanile di confrontarsi con campionati più importanti. Questa esperienza comunque la giudico molto positiva. Mi sono reso conto, soprattutto nel settore giovanile, che posso vantarmi di avere uno dei migliori centri d’Italia. Ho affrontato squadre professionistiche blasonate, con i loro 8 mila tifosi contro i nostri 200, ma siamo andati a giocare in quei campi e dico che potrei fare la Champions League tranquillamente”.

IL FUTURO ?

“Non farò l’iscrizione in Serie D e col calcio chiudo definitivamente. Ma le giovanili, guai a chi me le tocca. La Racing infatti continuerà solo col settore giovanile.