Scandalo a Parma in cui sono coinvolti alcuni ragazzini ivoriani. Questi calciatori all’epoca minorenni, sarebbero arrivati in maniera illegale dall’Africa, accompagnati da dei finti genitori.

Cinque le persone indagate in questo scandalo, con la polizia di Parma che avrebbe aperto nelle ultime ore una serie di perquisizioni, arrivando a scoprire queste irregolarità. Secondo la Procura, queste persone fingendosi i genitori dei ragazzi, avrebbero ottenuto il visto per farli arrivare in Italia.

I retroscena di questo scandalo di Parma

L’indagine nasce da un’accusa fatta da Giovanni Damiano Drago nell’ambito dell’operazione “Piccoli elefanti”, rivolta nei confronti del signor Tehe. Successivamente in seguito ad alcune verifiche, la Procura è arrivata a scoprire anche gli ulteriori quattro complici dell’ivoriano.

I calciatori smentiscono questi rapporti

Tra questi nomi spicca sicuramente la presenza di Marina Edwige Carine Teher, una dipendente dell‘Atalanta che sarebbe arrivata in Italia attraverso questo traffico di giocatori. Gli stessi ragazzi sarebbero stati ascoltati nella giornata di ieri, in quanto persone interessate ai fatti, confermando la falsità di questi rapporti e scatenando questo scandalo.