Dopo aver congedato Cristian Chivu, tornato all’Inter, il Parma ha deciso di affidare la guida tecnica della Prima Squadra a Carlos Cuesta Garcìa. Una scelta che ha lasciato in molti a bocca aperta, vista la lunga lista di profili circolati nelle ultime settimane per la panchina dei Ducali: da Runjaic (che ha appena rinnovato fino al 2027 con l’Udinese) a Giampaolo, passando per Stroppa, Vanoli e Palladino, fino ad arrivare ai Campioni del Mondo Gilardino (ora a Pisa), Cannavaro e De Rossi.
La nomina è ricaduta invece sul classe 1995 che – a soli 29 anni – è diventato l’allenatore più giovane nella storia della Serie A (a venti squadre) e nel panorama italiano dal dopoguerra ad oggi. Lo precede il solo Elio Loschi, che nel lontano 1939 sedette sulla panchina della Triestina all’età di 29 anni, 9 mesi e 20 giorni.
Lo spagnolo di Palma di Maiorca, spegnerà 30 candeline il prossimo 29 luglio, a meno di un mese di distanza dall’avvio della prossima Serie A. Alla prima giornata, il Parma è atteso da un incontro impegnativo in casa della Juventus. Ma andiamo con ordine e conosciamo meglio il suo nuovo timoniere nei paragrafi che seguono.
Carlos Cuesta, la carriera: esperienze in Spagna, Italia e Inghilterra
Carlos Cuesta inizia la sua carriera da calciatore come centrocampista del Santa Catalina Atletico. Tuttavia, decide di appendere gli scarpini al chiodo a soli 18 anni, iniziando a studiare per diventare allenatore. Si trasferisce dunque a Madrid per intraprendere la facoltà di Scienze Motorie. Già durante il percorso universitario, si propone volontario nel Settore Giovanile dell’Atletico, insegnando calcio ai bambini di Under 12, U13 e U14. In breve tempo, le sue spiccate doti manageriali lo portano ad avere la responsabilità dell’intera Academy dei Colchoneros.
Nel 2018 si trasferisce in Italia, facendo da vice a Francesco Pedone nella Juventus Under 17, per poi diventare collaboratore tecnico nella Next Gen di Fabio Pecchia, proprio colui che ha guidato il Parma alla promozione dalla cadetteria alla massima serie e fino allo scorso febbraio. Durante il suo periodo a Vinovo, il classe ’95 cattura l’attenzione dell’attuale Amministratore Delegato Federico Cherubini, che rimane letteralmente stregato dalle sue qualità.
Fortemente voluto da Mikel Arteta, due anni più tardi si trasferisce in Inghilterra per fargli da secondo alla guida dell’Arsenal. I due connazionali lavorano in grande sinergia, condividendo strategie e piani tattici. Il collega non ha dubbi sulle sue qualità manageriali e afferma: “Carlos è uno dei più brillanti prospetti del panorama calcistico europeo e farà una grande carriera”.
Se lo augura anche il Parma che, con una pazza idea all’insegna della lungimiranza e della modernità, da quest’anno ha deciso di affidargli la panchina della Prima Squadra.
Carlos Cuesta, modulo e stile di gioco
Pur essendo ancora giovanissimo, Carlos Cuesta ha già avuto a che fare con alcuni grandi personaggi del calcio mondiale. Oltre ad Arteta, infatti, un altro suo riferimento è Pep Guardiola, che egli ha avuto modo di osservare da vicino dopo aver condotto uno studio sulle strategie offensive del Manchester City. Dai due tecnici, l’astuto allievo ha assorbito alcuni princìpi tattici come: possesso palla prolungato, alta intensità nel pressing e rapida risalita del campo dopo aver riconquistato il possesso. I suoi sistemi di gioco preferiti sono il 4-3-3, il 4-3-2-1 e il 3-4-3.
Il classe 1995 è un allenatore poliglotta, in grado di parlare fluentemente ben sei lingue: spagnolo, catalano, portoghese, francese, inglese e italiano. Tra i suoi principali punti di forza, la capacità di comunicare e di empatizzare con i singoli calciatori, stabilendo per ciascuno un approccio personalizzato che ne favorisca lo sviluppo e la maturazione tattica. Sono diversi i giovani talenti esplosi alla Juventus e all’Arsenal sotto la sua gestione e, in quest’ottica, la rosa del Parma si adatta perfettamente alle sue peculiarità.
Carlos Cuesta, la presentazione a Parma
Lo spagnolo è già stato presentato ufficialmente nella Sala Stampa dello Stadio Ennio Tardini.
Il CEO dei Crociati Federico Cherubini (da tempo suo grande estimatore), si è così espresso sulla nomina: “Dietro alla nostra scelta non c’è volontà di stupire. Abbiamo fatto delle riflessioni molto approfondite, che ci hanno portato a credere che Carlos sia l’uomo giusto per noi. Un allenatore giovane, ma strutturato e ambizioso e con grande esperienza internazionale. Vogliamo creare una filosofia che ci porti al raggiungimento di obiettivi a breve e a lungo termine, in stretta correlazione anche con il Settore Giovanile“.
Le prime parole di Carlos Cuesta: “Voglio essere valutato solo per il mio lavoro, l’età per me è un numero. Ci sono due punti fondamentali per creare un buon rapporto con i calciatori: essere una brava persona e fargli capire di poter dare qualcosa in più rispetto a ciò che già hanno. Ho avuto tanti punti di riferimento in carriera – uno su tutti Arteta – ma non ho un modello preciso, cerco di imparare sempre un po’ da tutti. Se prima aiutavo lo staff e i giocatori ad aggiungere valore, da oggi sono io che prendo le decisioni”.
Obiettivi e idee di gioco – “Non voglio creare troppe aspettative, il nostro focus sarà nel quotidiano. La squadra ha un grande potenziale e può fare molto bene. Proveremo a proporre princìpi di gioco e identità molto chiari sulla base dei giocatori a disposizione. Allo stesso tempo, cercheremo di trovare soluzioni alle difficoltà che ci metteranno di fronte gli avversari. Il calcio oggi è molto globalizzato e io cerco di portare quanti più aspetti possibili appresi tra Spagna, Italia e Inghilterra. Vogliamo creare una cultura che coinvolga non solo la Prima Squadra, ma tutti coloro che fanno parte del club“.
Un grande in bocca al lupo, dunque, a Carlos Cuesta e al Parma per l’avventura che sta per cominciare. Saranno i risultati sul campo a stabilire le percentuali di lungimiranza e di follia alla base della scelta. Noi, nel frattempo, ci fidiamo delle parole di Arteta, nella speranza di avere di fronte un nuovo enfant prodige della panchina.
Non sono presenti commenti.