Ce l’ha fatta Nino La Gumina. Il classe ’96 palermitano, partito dai pulcini rosanero, è riuscito a porre il proprio sigillo in Serie A, forse une delle uniche gioie per il calcio siciliano che, in questo periodo, sta vivendo un momento travagliato.

Eppure, sembrava che La Gumina avesse subito eccessivamente il grande salto, non adattandosi al gioco della massima serie, almeno per le iniziali dodici giornate. Durante alcuni incontri è partito persino dalla panchina, eppure contro l’Atalanta, nel momento più importante della gara, ha risposto presente. L’anno scorso gioiellino del Palermo, società in cui era tornato dopo il prestito alla Ternana nel 2016, ha costruito una formidabile coppia assieme all’italo-brasiliano Coronado, facendo passare addirittura in ombra Nestorovski. Attaccante di movimento, La Gumina è sempre stato una punta di profondità, incline al possesso della sfera invece che alla fredda finalizzazione. Dopo l’exploit al Torneo di Viareggio, il calcio professionistico l’ha trasformato, facendolo diventare un giocatore di grande sacrficio e non troppi gol, ragion per cui ha anche variato posizione sul fronte offensivo.

I 9 gol siculi dell’ultimo campionato cadetto hanno convinto l’Empoli ad acquistarlo, così da dare velocità al tandem del 4-3-1-2 toscano. Sotto la guida di Andreazzoli, ha fatto da collante per lasciare l’onere e onore di segnare a Ciccio Caputo. Nonostante tutto, quando il bomber capitano sembrava avvilito per aver fallito il penalty del pareggio, e aver scaturito il prolifico contropiede avversario, La Gumina ha sfruttato il rasoterra di Di Lorenzo, e con un destro preciso ha aperto alla rimonta empolese. Il mese di novembre potrebbe rappresentare la svolta nella carriera di La Gumina, il 22enne ha esordito con gli azzurrini a Ferrara durante la sosta di questo mese, e ha messo la propria firma sui tre punti fondamentali in chiave salvezza.

In realtà, a La Gumina dovrebbe essere riconosciuto il doppio del merito, dato che la Lega gli ha revocato il secondo goal, quello del definitivo 3-2, assegnandolo all’autogol di Masiello. La controversa decisione gli avrà lasciato un pizzico d’amarezza, ma poco importa, adesso l’Empoli si ritrova a pari punti con l’Udinese al quartultimo posto, e con un Antonino La Gumina, forse, ritrovato.