Nicolò Zaniolo ed un record tutto suo

Nel posticipo di ieri tra Roma e Milan, Nicolò Zaniolo ha segnato il suo terzo gol in Serie A a soli 19 anni. Meglio di lui aveva fatto solo un certo Francesco Totti, in gol tre volte già quando di anni ne aveva 18. Un paragone scomodo, che al ragazzo potrebbe mettere pressione. Per questo Eusebio Di Francesco ha voluto difendere il suo numero 22. “Non c’entra niente con lui, ma hanno una cosa in comune: parla poco e vuole sempre il pallone”, ha detto di lui tecnico giallorosso.

Nicolò Zaniolo: un’ascesa totale avvenuta in pochi mesi

Eppure il suo arrivo a Roma era stato preso sottogamba. Valutato 4,5 milioni nell’operazione che ha portato Naingollan all’Inter, sembrava essere solo una pedina di scambio. Poi, d’improvviso, debutto in Champions League al Bernabeu e prima presenza in Nazionale, il tutto senza ancora giocare un minuto in Serie A. Da lì un continuo crescendo di presenze e prestazioni: con la gara di ieri siamo a 20 gettoni ed appunto 3 gol segnati contro Sassuolo, Torino e Milan.

Nicolò Zaniolo, tra rinnovo e posizioni in campo

“Sbaglia, va a riprendersi il pallone e poi lo rivuole. Credo che sia un grande pregio per un calciatore, perché il rischio è che possa nascondersi. Mi auguro che rimanga così spensierato anche quando rinnoverà il contratto: sicuramente avrà tante richieste, ma è già in una squadra importante. Deve tenersi stretto la Roma e l’opportunità che gli ha dato”, ha aggiunto ancora il tecnico della Lupa riferendosi a lui. Ha un contratto valido fino al giugno 2023, ma è probabile che a breve possa arrivare un’importante adeguamento. Trequartista nel 4-2-3-1 della Roma, con l’Atalanta ha giocato un’ottima gara anche da esterno, facendo due assist. Il suo allenatore lo vede molto bene come mezzala, ed in futuro è probabile che lo si vedrà giocare un po’ di più a centrocampo.

Nicolò Zaniolo ed una tranquillità da veterano

“Il mister ci ha spronati, noi pensiamo ad allenarci e dare tutto in campo per mostrare che la Fiorentina è stato un caso. Dobbiamo onorare la maglia e lavorare per arrivare in Champions”, ha detto Zaniolo al termine della gara. Un ragazzo con la testa sulle spalle e dalle idee chiare, oltre all’etichetta di enfant prodige. Quando sono state lette le formazioni prima della gara, è stato anche uno dei pochi a non essere fischiato dai presenti allo stadi. Un giovanotto che, per grinta ed umiltà, è entrato subito nel cuore dei tifosi: ora starà a lui rimanerci con altri gol e prestazioni, sulle orme di quel Totti che di Roma fu un ottavo re.

Fonte immagine principale: Pagina Facebook ufficiale della Roma