Che questa non sembra essere la stagione della Juventus è ormai cosa nota, ovviamente nella speranza, per i tifosi bianconeri, che gli incontri di coppa possano invece ribaltare la tendenza.
A maggior ragione poi, dopo aver visto i primi 70 minuti della partita contro la Roma, c’era la netta sensazione che quel 3-1 potesse essere un “de profundis” sulla campagna nazionale dei ragazzi di Allegri.
Invece Dybala e compagni, complice l’errore dal dischetto di Pellegrini, sono riusciti a compiere una rimonta clamorosa, fissando il punteggio finale sul 4 a 3.
E se è pur vero che per compiere rimonte di questo tipo è sempre necessario un pizzico di fortuna (specie di questi tempi, con moltissimi giocatori fermi ai box a causa della pandemia), è altresì importante sottolineare come lo sviluppo di un corretto “mindset” sia fondamentale per il recupero da qualsiasi situazione disperata, sportiva e non.
Nello sport, così come nella vita, capita infatti spesso e volentieri di “andare in tilt”. Il trucco sta però nello sviluppare quelle qualità emotive e psicologiche che vi aiuteranno a rimettevi al più presto in una posizione di vantaggio.
Sì perché nessuna delle grandi rimonte che ci apprestiamo a rivivere sarebbe mai potuta succedere senza la giusta dose di preparazione e attitudine al sacrificio. Ecco le più belle.
Inter – Roma 4 – 3 (2006)
Sempre per restare in casa Roma, la squadra giallorossa non è nuova, ahimè, a subire rimonte clamorose. Nel 2006, infatti, riuscì nell’impresa di perdere una finale di Supercoppa contro l’Inter dopo essere prima andata in vantaggio per 3 a 0.
Sì, nonostante una campagna acquisti faraonica (in quegli anni la finale dell’ambito trofeo si disputava a inizio stagione), nel primo tempo l’Inter di Mancini, netta favorita per la conquista del titolo, sembra essere in completa balia del bel gioco giallorosso. Ci penserà una doppietta di Patrick Vieira, un gran goal di Crespo e una fantastica punizione di Luis Figo a spingere la coppa verso piazza Duomo.
Milan – Liverpool 3-3, 2-3 dopo i rigori (2005)
La storia del club rossonero è ricca di successi e record sia in campo nazionale che internazionale. Nonostante questo però, il Milan detiene un record di cui avrebbe fatto volentieri a meno: l’unico club nella storia della Champions League ad aver perso una finale dopo essere andato in vantaggio di tre goal.
Un ribaltone sportivo pressoché inspiegabile, considerato che i ragazzi di Ancelotti avevano dominato il primo tempo in lungo e in largo (doppietta di Crespo e goal del capitano Maldini). A volte il calcio sa però essere crudele e nel secondo tempo il Liverpool riuscì ad agguantare il pareggio in soli sei minuti.
Saranno poi i rigori a consegnare la coppa a Gerrard e compagni dopo il decisivo errore di Shevchenko dal dischetto. I rossoneri avranno poi modo di vendicarsi due anni dopo, sempre contro il Liverpool, nella finale di Atene.
Reading – Arsenal 5 – 7 (2012)
Seppure in un contesto meno prestigioso del precedente, anche questa partita di Curling Cup del 2012 verrà ricordata negli anni come una delle più grandi rimonte della storia dello sport.
Dopo un primo tempo assolutamente inaspettato, il Reading si ritrova in vantaggio per 4 a 0. La reazione dell’Arsenal è però incredibile, raggiungendo il pareggio per 4 a 4 nella seconda frazione di gioco e portando la partita ai supplementari.
Nell’extra time sono i gunners a passare per primi in vantaggio, ma il Reading, duro a morire, riesce a trovare il pareggio a soli tre minuti dal termine.
Incredibilmente però, in quei tre minuti i ragazzi di Wenger riescono a trovare la via del goal per ben due volte.
Manchester United – Bayern Monaco 2 – 1 (1999)
Sì, direte voi, capita spesso di vedere una squadra vincere dopo essere stata in svantaggio di un solo goal. Verissimo. Ma quante volte capita durante una finale di Champions League e nel corso dei minuti di recupero? Beh, almeno una volta è successo.
È la storia della rocambolesca finale di Coppa dei Campioni del 1999 vinta dal Manchester United contro il Bayern Monaco.
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