fonte: footbola.it

L’Europeo Under 21 è da sempre stato una vetrina importantissima per i giovani talenti futuri del calcio internazionale. Vincere il titolo di miglior giocatore di un’edizione è stato alle volte l’unica consolazione di una carriera deludente, mentre in altre circostanze è stata una vera e propria rampa di lancio. Ecco a voi i migliori cinque giocatori della storia dell’Europeo Under 21.

LAURENT BLANC 1988

Entrato nella storia per essere uno delle colonne nella Francia campione del mondo nel 1998 Laurent Blanc si fece conoscere, e vinse il primo trofeo internazionale con i Bleus, dieci anni prima in occasione dell’Europeo Under 21. Allora non c’era il torneo finale, ma le migliori otto si contendevano il titolo lungo tutto l’anno solare con gare di andata e ritorno. Il primo ostacolo per i francesi fu il più complicato e contro l’Italia vennero disputate due partite fantastiche. I Galletti vinsero 2-1 l’andata, ma i gol nel ritotno di Rizzitelli e Ciocci sembravano aver dato la qualificazione agli Azzurri. Paille però salì in cattedra e con una doppietta portò la Francia in semifinale. Blanc non giocò le due sfide contro l’Inghilterra ma con un pirotecnico 6-4 la squadra riuscì a guadagnarsi la finale contro la sorpresa Grecia. Dopo lo 0-0 di Atene il 3-0 di Besançon regalò ai transalpini un titolo forse inatteso alla vigilia e Blanc venne nominato miglior giocatore di tutto il torneo.

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LUÍS FIGO 1994

Vincere è importante ma per stabilire la grandezza di un giocatore non è tutto. È il caso infatti di Luís Figo che si ritrova premiato sempre quando non riesce ad alzare un trofeo con la nazionale. Non accadde infatti solo nel 2000 quando vinse il Pallone d’oro, nonostante non riuscì a vincere nulla, ma venne nominato miglior giocatore dell’Europeo Under 21 nel 1994 con un secondo posto sulle spalle. L’ala lusitana non andò nemmeno mai a segno in quella competizione ma incantò l’Europa quando riuscì a spazzare via le inermi difese di Polonia e Spagna nei quarti e nella semifinale. Contro i primi furono due partite senza storia, con una vittoria all’andata per 1-3 in trasferta poi confermata al ritorno da un altro perentorio 2-0, mentre con i vicini di casa iberici un altro 2-0 fu determinante per guadagnarsi la finale. In finale però c’era un’altra grande nazionale che stava dominando a livello giovanile: l’Italia di Cesare Maldini. In un’epica sfida a Montpellier non bastarono i novanta minuti a decidere la sfida ma servì il golden goal di Orlandini al novantottesimo per far sì che Figo vedesse sfumare il titolo europeo di categoria.

FABIO CANNAVARO 1996

L’Under 21 italiana degli anni ’90 è stata una delle nazionali giovanili più forti a livello europeo. Grandissimi campioni ci hanno giocato e che poi avranno fatto la fortuna della prima squadra Azzurra. Nel 1996 però a prendersi le luci della ribalta fu un difensore napoletano che poi sarebbe diventato capitano della nazionale campione del mondo nel 2006 e Pallone d’oro. A essere eletto miglior giocatore del torneo fu infatti Fabio Cannavaro. La Nazionale era stata in grado di eliminare ai quarti di finale il Portogallo, in una riedizione della finale di due anni prima e dopo la sconfitta in terra lusitana per 1-0 il 2-0 finale ha permesso ai ragazzi di Maldini di qualificarsi alla fase finale. Contro Francia e Spagna gli Azzurrini disputarono fantastiche partite, sapendo soffrire e avendo in difesa un titanico Cannavaro in grado di fermare le azioni avversarie. Con un 1-0 firmato Francesco Totti contro i Galletti e una vittoria ai rigori contro gli iberici, l’Italia si confermava ancora una volta campione d’Europa.

PETR ČECH 2002

Si sa che i portieri difficilmente riescono a guadagnare titoli individuali, non a caso infatti negli anni il riconoscimento come miglior portiere è messo sullo stesso piano di quello al miglior giocatore. Ma in certi casi gli estremi difensori diventano gli eroi più insperati e più decisivi di qualsiasi rete da parte degli attaccanti. Questo è quello che rappresentò Petr Čech nell’Europeo Under 21 del 2002 dove trascinò al successo la sua Repubblica Ceca. Dopo il pessimo inizio contro la Francia, vincitrice con un netto 2-0, il successo contro il Belgio e il pari contro la Grecia fecero sì che la squadra si qualificasse per le semifinali. A sorpresa la squadra dell’Est Europa eliminò l’Italia ai tempi supplementari per 3-2 e in finale con la Francia salì in cattedra un mostruoso Čech. Dopo essere stato grandioso e decisivo per portare la sfida ai rigori qui portò all’errore giocatori del calibro di Frau, Escudè e Boumsong e la Repubblica Ceca si laureò così campione d’Europa.

THIAGO ALCÁNTARA 2013

Segnare una tripletta è già un evento straordinario, ma farlo in una finale lo è ancora di più. È ciò che successe a Thiago Alcántara nell’estate del 2013 quando con la sua Spagna brutalizzò l’Italia nell’ultimo atto. Una “roja” stellare con campionissimi del calibro di Morata, De Gea, Isco, Koke e Vázquez che ha vinto dominando l’intero torneo ed essere considerato il migliore di tutti diventa ancora di più un motivo di vanto. Cinque successi in altrettanti incontri e solo l’Italia in finale riuscì, con Immobile e Borini, a trafiggere la fantastica difesa iberica. Nella finale di Gerusalemme però la tripletta di Thiago Alcántara spezzò le gambe agli uomini di Mangia, reti arrivate tutte nei primi trentotto minuti. Gli infortuni e i problemi fisici ne hanno limitato il rendimento, ma fu proprio grazie a questo Europeo che Pep Guardiola riuscì a convincere i dirigenti del Bayern Monaco a portarlo in Baviera.