Uno dei maggiori problemi del calcio italiano è senza dubbio rappresentato dagli stadi. Sono solo tre quelli di proprietà (quattro compreso il Mapei Stadium), molti sono obsoleti o vecchi.

LE PAROLE DI UVA

Il direttore generale della FIGC e vice presidente UEFA Michele Uva è intervenuto a rimarcare l’argomento. L’occasione è infatti arrivata dal workshop in merito al Master universitario istituito dal Politecnico di Milano sulle infrastrutture sportive:

”Negli ultimi dieci anni in Europa sono stati costruiti o ristrutturati 137 stadi, per un investimento totale di 15 miliardi di euro. Di questi solo 3 in Italia. Questo dimostra che non c’è stata attenzione per le infrastrutture, vuoi per mancanza di visione, vuoi per l’incapacità di valorizzare gli impianti esistenti. Il risultato è che gli stadi rimangono semivuoti, se è vero che nel frattempo 16 milioni di biglietti dei nostri campionati professionistici sono rimasti invenduti. La finale di Champions League a Milano è stata universalmente riconosciuta come una delle più belle e meglio organizzate degli ultimi anni, ci siamo riusciti solo perché siamo stati capaci di fare squadra. Bisogna ripartire proprio da lì, essendo consapevoli che senza investimenti non c’è futuro”.