La Corte Federale D’Appello a Sezioni Unite ha accolto il ricorso del Procuratore Federale avverso il proscioglimento dell’A.C.R Messina (violazioni CO.VI.SO.C.), infliggendo alla società 2 punti di penalizzazione in classifica da scontarsi nella stagione sportiva 2016/2017.

La Corte ha parzialmente accolto il ricorso di Luigi Repace, all’epoca dei fatti Presidente del Comitato Regionale Umbria, riducendo da 18 a 15 mesi l’inibizione e confermando la sanzione dell’ammenda di 3mila euro. Accolto il ricorso di Valerio Branda, all’epoca dei fatti segretario del C.R. Umbria, e annullate l’inibizione di 3 mesi e l’ammenda di 300 euro comminate.

Repace e Branda erano stati deferiti “per aver tenuto delle condotte rivelatrici di una gestione caratterizzata da inadeguatezza organizzativa, disordine materiale e inosservanza di precetti normativi, nonché, da un negligente svolgimento dei propri rispettivi incarichi funzionali, tali da compromettere la regolare attività del C.R. Umbria e da arrecare grave pregiudizio al buon nome e all’immagine di quest’ultimo”.

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(FIGC.IT)