Intervistato dalla redazione di Soccernews24 il talento partenopeo in prestito alla Carrarese, Gennaro Tutino ha parlato della stagione terminata e del suo futuro.

Gennaro, la Carrarese ha avuto un anno un po’ difficile, come giudichi la stagione? Quali sono secondo te i margini di crescita della squadra ?

“Siamo partiti male inizialmente, se ricordo bene sono state cinque o sei sconfitte che ci hanno inizialmente segnato, inoltre la squadra è stata fatta all’ultimo vista la questione del fallimento, alla fine risanata dagli imprenditori del marmo che sono riusciti a salvarla. Più avanti ci siamo ripresi, da ottobre a dicembre abbiamo fatto un buonissimo campionato chiudendo il girone di andata fuori dai playout. Successivamente mi sono fatto male a dicembre, e anche la squadra ha avuto un calo pesantissimo che coincide con quello d’inizio del girone di ritorno. Infine il cambio mister ci ha dato entusiasmo per il finale, ci sarebbe bastato vincere una partita fuori casa per evitare i playout, ma ciò non è avvenuto. Secondo me ci sono sicuramente margini di crescita per questa squadra, premetto che non so chi rimarrà, penso che si possa ripartire da coloro che si trovano sotto contratto e che rimarranno anche l’anno prossimo, sono ragazzi in gamba e sicuramente anche il nuovo direttore saprà creare una squadra all’altezza”.

Quale squadra avversaria di quest’anno ti ha colpito di più ?

“L’Alessandria, per i giocatori che ha, anche fisicamente, è una squadra più pronta rispetto alle altre, hanno buttato un campionato che avevano ormai in pugno, visto che all’inizio si sono presentati molto bene”.

Appartieni ancora al Napoli, sai già quale sarà la tua metà dopo Carrara ?

“Ad oggi non so ancora niente, col Napoli ho ancora due anni di contratto, ma non so cosa il Napoli voglia fare. Il mio procuratore mi aveva detto che qualcosa si stava muovendo però niente di concreto ancora”.

Ti reputi ancora un talento inespresso, incompiuto ?

“No assolutamente, io ho dimostrato il 30% di quello che posso realmente fare. In tre anni, da quando sono uscito dal settore giovanile, ho avuto due infortuni molto importanti, ho rotto prima il ginocchio e il crociato, mentre quest’anno tutti i metatarsi, quindi è come se avessi perso due anni”.

Un’ultima domanda, a quale giocatore del Napoli ti ispiri ?

“Mi piacciono molto Hamsik e Insigne, l’ultimo forse lo preferisco perché ha fatto tutta la gavetta nel settore giovanile, ed è poi riuscito ad arrivare in prima squadra”.