Nel recentissimo passato Torino e Fiorentina si sono rese protagoniste di un’inqualificabile rissa avvenuta mentre era ancora in corso l’incontro valido per il Campionato Primavera 1. L’episodio, gravissimo, dovrebbe portare a riflettere sulla necessità di controllare il nervosismo in campo.

La rissa in campo e le conseguenze sul lungo periodo

A circa 30 minuti dalla fine del match è scoppiata una violenta lite tra Ibrahim Karamoko, elemento assai valido del centrocampo granata, e Vittorio Agostinelli. A dare inizio alla lite è stato Karamoko, il quale era stato appena espulso dalla partita per aver colpito un giocatore della fiorentina con uno schiaffo e con un calcio. Mentre si stava allontanando dal campo è stato circondato dai giocatori viola e non è stato in grado di controllare il proprio nervosismo. Il giocatore si è violentemente scagliato contro Agostinelli, reo di averlo provocato, e gli ha sputato contro.

Agostinelli ha reagito, indirizzando al giocatore granata uno schiaffo e un pugno prima di essere letteralmente portato via di peso dai compagni. Il problema è nato nel momento in cui la scaramuccia tra due giocatori si è trasformata in una vera propria rissa che ha coinvolto le due panchine. L’episodio più grave in assoluto rimane però l’espulsione e la comminazione di un’ammenda pecuniaria nei confronti del mister Alberto Aquilani. L’allenatore viola è colpevole di essere intervenuto con troppa violenza nella questione, arrivando a strattonare il giudice sportivo per contestare la decisione di espellere anche il suo giocatore, che si era “limitato” a rispondere a uno sputo.

La situazione si è conclusa con la decisione dell’arbitro di squalificare Karamoko fino al 30 Aprile, sospendere per 5 giornate Agostinelli e per 2 giornate mister Aquilani, costringendo quest’ultimo anche a una sanzione di 500 Euro. Alla decisione del giudice sportivo sono seguite anche le multe delle due società, ognuna delle quali ha multato il proprio giocatore che ha dato inizio alla rissa. Quanto peseranno questi provvedimenti sul rendimento delle due squadre è ancora difficile dirlo: quel che è certo è che il Torino ha già dimostrato di essere in grave difficoltà dal punto di vista tecnico e atletico, e di certo non gioverà alla formazione la prolungata assenza di Karamoko.

Gestire l’aggressività passa anche per l’alimentazione

Se di certo l’aggressività dei giocatori è sempre stata un ingrediente fondamentale di qualsiasi match, è anche vero che è responsabilità degli allenatori e dei preparatori atletici insegnare la gestione dello stress. Naturalmente l’obiettivo di una competizione scevra da aggressività tossica è più difficile da conseguire con giocatori giovani, che non hanno ancora maturato la disciplina che ci si aspetta dai professionisti.

Per questo motivo il sito SUNDT sull’integrazione afferma: “Esattamente come si ricorre a integratori alimentari per aumentare la massa muscolare o favorire il recupero dopo infortuni o periodi di intensi allenamenti, è molto utile l’utilizzo di integratori a base di passiflora, valeriana e altri ingredienti selezionati per aiutare gli atleti a gestire lo stress da prestazione e l’aggressività”.