Nel match delle 15:00 al Sant’Elia Cagliari-Torino Han Kwang-Song è entrato nella storia del campionato italiano. Infatti la rete del giocatore rossoblu è il primo goal di un giocatore nordcoreano nella nostra Serie A. Ad Han sono bastati 15 minuti per entrare nel tabellino della gara, entrato al posto di Sau all’80’ il giocatore è andato in goal al 95′ su cross di Farias.
Questa prestazione è frutto dell’ottimo lavoro a livello giovanile del Cagliari, che lo aveva seguito e portato in Italia. Non ultime l’ottimo Torneo di Viareggio disputato da Han che ha convinto Rastelli ad aggregarlo in prima squadra.
COME E’ ARRIVATO IN ITALIA
Il responsabile dell’Italian Soccer Management di Perugia Alessandro Dominici un viaggio in Nord Corea ha notato subito il classe ’98. Proprio Dominici è stato protagonista dell’arrivo in Italia di Nakata e Ahn, quindi uno specialista del calcio orientale. Inoltre la Corea del Nord su “esplicita richiesta” del dittatore Kim Jong-Un ha deciso di investire sul calcio col seguente slogan: “Faremo giocatori più forti di Messi“. Sta di fatto che da qualche tempo il governo nordcoreano ha scelto due delle accademie calcistiche per far crescere i calciatori più promettenti, la Fundaciòn Marcet di Barcellona e l’Italian Soccer Management di Perugia.
L’ARRIVO A CAGLIARI E LE POLEMICHE
Han venne segnalato al Cagliari dal procuratore Alessandro Stemperini e dopo un periodo di prova convince Rastelli e la dirigenza cagliaritana. I sardi garantiscono ad Han vitto e alloggio oltre a uno stipendio di 1 200 euro lordi, scatenando parecchie polemiche. Infatti ci fu un’interrogazione da parte di due parlamentari del PD, i quali sostenevano che gli stipendi ai lavoratori nordcoreani alimenterebbero la dittatura di Pyong-Yang. Da sottolineare che negli ultimi 30 anni solo 50 giocatori sono stati tesserati da società estere rispetto la Corea. Motivo per cui la “preoccupazione” del PD sembra evidentemente eccessiva.
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