(di Marco fanuli Promessedelcalcio.blogspot.it)

La squadra del N.E.C. (Nijmegen Eendracht Combinatie) è una società olandese avente una lunga storia calcistica nell’Eredivisie, ma che attualmente sta attraversando uno tra i periodi più difficili della propria esistenza. Nonostante in passato è riuscita a raggiungere la qualificazione alle coppe europee (ultima quella in Coppa UEFA nella stagione 2008/’09), quest’anno si vede pesantemente immischiata nella lotta per non retrocedere in un fazzoletto di 6/7 squadre, dopo appena 2 anni dal suo ritorno nella massima serie olandese.

La squadra rosso-verde-nero viene ricordata negli annali anche per aver avuto tra le proprie fila – tra la fine degli anni ’70 e l’inizio di quelli ’80 – un giocatore che sarebbe poi diventato uno degli allenatori più ambiti nel panorama calcistico europeo: Guus Hiddink.
Un altro nome che in quel di Nimega ci si augura di poter presto vedere in contesti e piazze più importanti, è quello del classe ’99 Ferdi Kadioglu, piccolo trequartista (ma che all’occorrenza può ricoprire tutti i ruoli dalla mediana in su) con chiare origini turche, che nonostante la pessima stagione dei suoi, sta trovando continuità e prestazioni non certo degne dell’attuale posizione in classifica del N.E.C.

Alto 173 cm e non ancora maggiorenne, il dinamico ragazzo di Arnhem (nel centro dei Paesi Bassi) proveniente dall’Academy del N.E.C./Oss possiedequalità tecniche importanti a tal punto da diventare col tempo, elemento di sicuro affidamento nel centrocampo del N.E.C. e nella testa del suo mentore Peter Hyballa, che lo ha lanciato ad inizio stagione nella sconfitta esterna contro l’AZ Alkmaar. Da lì in poi un crescendo di minutaggio in campo che sostanzialmente conferma la costanza del suo impiego.

Per lui anche la gioia di un gol contro l’Ajax nel momentaneo 3-1 in favore dei Lancieri (gara terminata poi per 5-1), che si va ad aggiungere ai precedenti 4 messi a segno nell’arco della stagione. Un bottino importante vista anche la pessima posizione in classifica dei suoi, al quale vanno aggiunti anche i 3 assist (in 3 partite consecutive) ai compagni intorno la metà di stagione, forse nel periodo migliore della squadra.

Come movenze e duttilità in campo ricorda il centrocampista del Bayern Thiago Alcantara, ma la strada è ancora lunga e gli esami da sostenere ancora tanti. Le basi ci sono, ma adesso sta al giocatore dimostrare il proprio valore, già dal prossimo anno, magari in una piazza più importante.