La prima semifinale l’ha vinta il Palermo: è la squadra siciliana la prima finalista della 68esima edizione della Viareggio Cup, dopo una partita zeppa di gol e espulsioni in panchina.

Facciamo ordine, quello che è mancato all’Inter nei primi 20 minuti di partita: il Palermo passa subito in vantaggio con Maddaloni, abile a sfruttare una sponda sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Due minuti più tardi, La Gumina recupera palla sulla fascia sinistra, si invola in area e viene atterrato da Gyamfi: rigore ineccepibile, che lo stesso bomber palermitano realizza dagli 11 metri. Proprio quando lo shock iniziale sembra passato, arriva un’altra doccia fredda: è ancora La Gumina da calcio piazzato (stavolta da punizione) a regalare il 3-0 ai rosanero, con una complicità evidente del portiere nerazzurro Radu. E’ ancora Palermo: La Gumina raccoglie un lancio lungo dalla difesa, rientra sul mancino ma il tiro sul palo più lontano si spegne sul fondo. Vecchi decide di cambiare subito: dentro Pinamonti e Bakayoko per migliorare la fase offensiva. E’ proprio quest’ultimo il giocatore che crea maggiori grattacapi alla difesa rosanero, che non sa come fermare le accelerazioni del francese sulla fascia destra.

L’abbiamo già detto che questa è la partita dei colpi di scena? Subito dopo aver reclamato un calcio di rigore per presunto fallo su Correia, l’Inter agguanta un gol importante prima della pausa: a siglarlo è Gyamfi, che ribatte in rete una respinta centrale di Marson liberandosi del peso delle amnesie difensive precedenti.

Nel secondo tempo, l’Inter trova subito il gol del 3-2 con Correia, più lesto di Marson ad arrivare sulla sfera. Da lì in poi, tanto possesso palla per l’Inter, con il Palermo che si abbassa con tutti gli effettivi (escluso La Gumina). I nerazzurri si presentano varie volte all’interno dell’area, ma non riescono mai a trovare il tiro per impensierire i rosanero. A vivacizzare la partita ci pensano gli allenatori: prima viene allontanato il vice di Bosi, poi lo stesso tecnico del Palermo e Vecchi; infine, se ne va anche un altro membro della panchina nerazzurra. A 5 minuti dal termine, Sobacchi rimedia un’ingenua espulsione per proteste: secondo il neoentrato nerazzurro, infatti, un suo tiro sarebbe stato deviato con un braccio da un difensore palermitano, ma i replay non confermano la tesi, anzi, la smentiscono categoricamente. Finisce qui, di fatto, la partita: il Palermo trova la prima finale della sua storia in questa competizione, se la giocherà contro una tra Spezia e Juventus.

Il tabellino (www.goal.com):

PALERMO-INTER 3-2

Marcatori: 3′ p.t. Maddaloni (P), 5′ p.t. (rig.) e 17′ p.t. La Gumina (P), 36′ p.t. Gyamfi (I), 4′ s.t. Correia (I).

PALERMO: 1 Marson, 2 Punzi (cap.), 3 Maddaloni, 4 Tafa, 6 Giuliano, 10 Lo Faso (33′ s.t. 11 Bonfiglio), 17 Ferchichi, 20 La Gumina (38′ s.t. 9 Plescia), 21 Santoro (30′ s.t. 15 Pane), 23 Costantino, 24 Dalia.
A disposizione: 12 Di Cara, 22 Di Franco, 5 Toscano, 7 Grillo, 8 Palmisano, 16 Gattabria, 18 Tramonte, 19 Maniscalchi, 25 Formisano. Allenatore: Giovanni Bosi.

INTER: 1 Radu, 2 Gyamfi, 5 Gravillon, 6 Della Giovanna (cap.), 8 Bonetto, 9 Correia (30′ s.t. 22 Appiah), 10 Baldini (30′ s.t. 3 Sobacchi), 11 Kouame (1′ s.t. 7 Zonta), 15 Carraro (21′ p.t. 17 Bakayoko), 16 De Micheli (1′ s.t. 19 Rapaic), 23 Cagnano (21′ p.t. 24 Pinamonti).
A disposizione: 12 Pissardo, 13 Mattioli, 18 Vanheusden, 21 Di Gregorio, 25 Lombardoni. Allenatore: Stefano Vecchi.