La Roma si prepara a scrivere una nuova pagina nel suo progetto sportivo. Non più solo una squadra di esperienza, ma anche una formazione capace di scoprire e valorizzare giovani talenti provenienti da ogni angolo del mondo, con un occhio sempre attento non solo alla qualità tecnica ma anche a un ritorno economico che possa rinvigorire le casse del club. In questo contesto, l’area scouting si sta preparando a un’era di cambiamenti radicali, con l’obiettivo di rilanciare un dipartimento che da tempo non è riuscito a sfornare giocatori capaci di affermarsi a livello internazionale.
Dopo l’addio a Tiago Pinto e la chiusura di alcuni contratti, il club giallorosso sta accelerando per riposizionarsi nel mercato con una strategia ben precisa: scoprire nuovi talenti che possano garantire, in un futuro prossimo, un valore sportivo e finanziario. Questo è il compito che spetta a Florent Ghisolfi, l’uomo scelto dalla proprietà per ridisegnare l’area scouting della Roma. A questo punto, si tratta di creare una squadra di osservatori che sappia individuare quei giovani dalle potenzialità nascoste, che non siano solo delle scommesse ma delle certezze in divenire. La strada è aperta, e il lavoro è iniziato con decisione.
Un cambio di rotta sotto la guida di Ghisolfi
Da quando è arrivato alla Roma, Florent Ghisolfi ha tracciato una linea di demarcazione tra il passato e il futuro. La riorganizzazione dell’area scouting è un primo passo fondamentale in questa direzione. Il compito di Ghisolfi è quello di trasformare un dipartimento che per troppo tempo non ha prodotto novità significative in una macchina capace di scoprire quei giocatori che, seppur meno noti, sono destinati a emergere. “La Roma adesso ha tempo di scoprire talenti, di trovare novità e sorprese dal mercato”, ha sottolineato Ghisolfi. Ma il lavoro è appena iniziato e richiederà una grande attenzione ai dettagli, alla capacità di analizzare le statistiche e, soprattutto, a una visione globale che sappia unire la lettura dei dati con l’osservazione sul campo.
Il 1° novembre è stato segnato da un importante innesto: Andrea Iore, nuovo Head of Recruitment della Roma. Iore, 32 anni, nato a Parigi ma di nazionalità italiana, porta con sé una grande esperienza acquisita all’estero. La sua carriera è stata forgiata accanto a due figure di assoluto prestigio nel panorama calcistico internazionale: Victor Orta, attuale direttore sportivo del Siviglia, e Marcelo Bielsa, tecnico di fama mondiale che ha lasciato il segno in ogni squadra che ha allenato, tra cui il Leeds, dove Iore ha svolto parte del suo percorso. L’esperienza accanto a Bielsa, noto per il suo approccio meticoloso e innovativo al calcio, rappresenta una garanzia anche per la Roma, che punta sulla freschezza e l’innovazione nel rinnovato dipartimento scouting.
Un nuovo team per l’area scouting
Se Andrea Iore è il volto nuovo e dinamico della Roma, la squadra che lo affiancherà nella sua missione di scoprire nuovi talenti è altrettanto interessante. Il progetto di Ghisolfi prevede una vera e propria rivoluzione interna, con la creazione di un team di esperti specializzati nelle diverse aree del scouting. “Cominciare a dare forma al dipartimento scouting con dei profili di qualità che siano specializzati in aree di competenza specifiche”, ha dichiarato Ghisolfi, aggiungendo che questa squadra dovrà integrare l’analisi dei dati con l’esperienza di chi osserva le partite dal vivo.
I volti nuovi che già stanno facendo parte di questa nuova struttura sono quelli di Stathis Tavlaridis, ex AEK Atene e uno dei migliori scopritori di talenti in Grecia, Alessandro Leuzzi, ex Tottenham, e Peyo Domenech, ex scouting del Levante. A loro si unisce Luca Di Matteo, che, insieme agli altri, formerà una squadra capace di vedere oltre l’orizzonte dei soliti nomi già noti nel panorama calcistico europeo. Ma non è tutto: nei prossimi mesi sono previsti ulteriori innesti, confermando l’intenzione della Roma di investire in un settore strategico per il suo futuro.
Un obiettivo ambizioso: trovare il futuro campione
Il vero obiettivo dell’area scouting giallorossa è quello di trovare non solo dei buoni giocatori, ma quei campioni che possano dare una spinta alla squadra in ogni competizione. Con una struttura rinnovata e un focus sui giovani, la Roma spera di riportare in auge un modello vincente che, nel passato, le ha permesso di produrre alcuni tra i più grandi talenti del calcio italiano ed internazionale. In questa ricerca, la Roma non si accontenterà di un semplice innesto di profili già affermati, ma andrà alla scoperta di quei giovani che oggi non sono ancora pronti per le luci della ribalta, ma che nel giro di pochi anni potrebbero diventare il fulcro di una nuova era.
Florent Ghisolfi e Andrea Iore, con il supporto della proprietà, sono consapevoli della responsabilità che hanno nelle mani. L’ambizione di portare la Roma verso un futuro fatto di successi sportivi, ma anche di bilanci sani, è chiara. E se il progetto dovesse andare a buon fine, non solo i tifosi giallorossi avranno nuovi idoli da tifare, ma anche la squadra potrà finalmente trovare quella stabilità finanziaria che le permetterà di competere ai massimi livelli in Europa. Un futuro che, con il giusto scouting, potrebbe essere davvero brillante.
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