Michele Criscitiello, giornalista di Sportitalia, ha parlato nel suo editoriale su TuttoMercatoWeb.com dei migliori Under 18 italiani.
“In chiusura vogliamo guardare al futuro, cosa che dovrebbero fare i nostri dirigenti, puntando su ragazzi giovani e di prospettiva prima che arrivino a soffiarceli dall’estero.
Ecco 5 nomi:
Mattia Cornaggia (Milan) Difensore del 2000. Leader indiscusso. Ha le qualità per essere un trascinatore in campo. Galli punta molto su di lui e crede in una rapida crescita. Fisicamente ben strutturato, deve migliorare sulla velocità.
Fernando Del Sole (Pescara) Centrocampista del 1998. Mancino delizioso, gioca a centrocampo ma potrebbe essere impiegato anche da mezza punta. Ha i tempi per dettare il gioco e ha grandissima qualità. Ha una certa confidenza con la porta e andrebbe bene anche da esterno di un tridente offensivo. Napoletano con carattere. Non guasta mai.
Patrick Pasha (Entella) Attaccante del 2000. L’Entella lo ha prelevato dal Padova. Classico fisico da prima punta con fiuto del gol. Meglio ad attaccare la profondità che come attaccante spalle alla porta. Caratterialmente un ragazzino che ha voglia di arrivare.
Matteo Pessina (Milan) Centrocampista del 1997. Qui già siamo ad un livello di conoscenza più elevato. Protagonista nel Monza di Pea, nella seconda parte di questa stagione, ha battuto calci di rigore pesantissimi, come nei play out con il Pordenone. Il ruolo che più gli si addice è il quinto di destra a centrocampo. Grande passo e fiuto del gol. Il Milan lo sta cedendo al Bari. Ha commesso il grande errore di cadere al fascino del grande club ma lui aveva bisogno di giocare, non in prestito, e non lontanissimo da casa.
Matteo Stoppa (Novara) Attaccante del 2000. Relazioni importantissime da tutta Italia. Può fare la prima punta ma non è una prima punta, utilizzabile da esterno offensivo e da trequartista. Talento purissimo. Qualità tecniche ampiamente fuori la media. Il fisico lo penalizza ma non ha ancora 15 anni. Il grande vantaggio arriva da una famiglia con la testa sulle spalle, fondamentale per tutti i giovani calciatori. Se gestisce bene il passaggio da bambino a professionista farà carriera. Tutto dipenderà solo dalla sua umiltà. I più grandi calciatori hanno sempre tenuto un profilo basso (Baggio, Maldini e Pirlo), i fenomeni tramontati con la testa pazza hanno raccolto solo il 10% del loro potenziale (Cassano e Balotelli).”.
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