Se un giorno potrà esserci un legame indissolubile tra il Napoli e la Macedonia del Nord, come accade per l’Argentina tra croci e delizie senza scomodare Maradona, sarà il tempo a decretarlo con la storia e chi sarà in grado di scriverla. Dopo Pandev, tuttavia, le premesse continuano ad esserci nonostante un nuovo ciclo azzurro e una rivoluzione tra addii necessariamente dolorosi e nuovi arrivi agli ordini di Gattuso. Uno dei punti fissi e fondamentali per ripartire è rappresentato dal miglior calciatore macedone del 2019, Eljif Elmas.

Il profilo: chi è Eljif Elmas

Classe 1999, a pochi giorni dal compiere 21 anni (il prossimo 24 settembre), Elmas è ampiamente considerato un potenziale crack con tutti i segni del diamante grezzo destinato a un futuro roseo, da predestinato come pochi, al punto di aver stregato sia Ancelotti nella sua breve esperienza da allenatore del Napoli, sia lo stesso Gattuso una volta chiamato a risolvere le problematiche che attanagliavano l’ambiente partenopeo. Alto 182 cm per 71 kg, centrocampista di professione e per vocazione con preferenza di piede destro (senza denigrare il sinistro), stupisce tutti al debutto in Serie A al Franchi, quando in poco più di un quarto d’ora ha portato in scena gran parte delle sue qualità da calciatore completo di testa e veterano del pallone, a dispetto della sua giovane età. La sua intelligenza tattica e la sua personalità ne fanno un elemento formidabile nell’adattarsi secondo le esigenze: da centrale di natura, può essere collocato sulla trequarti o come esterno di centrocampo, all’occorrenza anche esterno d’attacco. Da interno può giocare senza problemi in un centrocampo a due e a tre, l’importante è lasciarlo fare sia in fase d’interdizione, sia in progressione quando la squadra deve affondare in contropiede.

Dalla Macedonia all’Italia: la carriera del classe ’99

Le doti di Elmas cominciano a intravedersi con la maglia del Rabotnicki, club macedone in cui debutta a 17 anni nella stagione 2015/16 dopo un’esperienza nelle giovanili con le maglie dei rossi di Skopje e della Stella Rossa (ben sette stagioni in Serbia). Il primo passo in avanti è nell’annata successiva, in cui diventa titolare e fa il suo esordio anche in Europa League – seppur ai preliminari – nella sfortunata doppia sfida contro i montenegrini del Buducnost (1-1 andata, 1-2 ritorno). Nulla è valso il suo goal decisivo nel pareggio dell’andata, ma la sensazione è comune a tutti circa il suo futuro. Il Fenerbahçe si accorge delle sue qualità e nell’estate 2017 lo porta in Turchia. Se Kocaman lo utilizzerà col contagocce, diventerà punto cardine dello scacchiere dei Sarı Kanaryalar nella stagione 2018/19; tutti i tre allenatori succeduti sulla panchina del club turco – nell’ordine Philippe Cocu, Erwin Koeman ed Ersun Yanal – non vogliono privarsi di quel diamante grezzo che nel frattempo veste anche la maglia della nazionale maggiore (ad oggi 10 presenze e 4 reti all’attivo).

Il 24 luglio 2019, per la cifra di 18 milioni bonus compresi, Elmas sbarca all’ombra del Vesuvio. Con il Napoli contratto quinquennale e diventa il secondo macedone ad indossare la maglia azzurra. Ancelotti rimane affascinato dalle sue qualità e non perde tempo a buttarlo nella mischia. Prima il debutto chiamato a subentrare ad Allan, poi titolare contro la Sampdoria ed è proprio contro i blucerchiati, nel match di ritorno, che troverà la sua prima rete in azzurro. Per Elmas arriva anche la prima in Champions in occasione del 2-0 sul Liverpool al San Paolo. Insomma, per il macedone è un crescendo di esperienza ed emozioni, personalità e voglia di dimostrare che non è lì per caso, bensì per onorare al meglio le premesse che lo danno quale prodigio dal futuro predestinato.  L’arrivo di Gattuso non complica i piani: è con il Campione del Mondo 2006 che viene schierato esterno d’attacco nei momenti di necessità.

La stagione più strana di sempre causa Emergenza Coronavirus lo gratifica con 26 presenze e 1 rete in campionato, 5 presenze in Champions League, la conquista della Coppa Italia (anche qui 5 partite disputate) e un futuro tutto da scrivere con il Napoli: squadra e tifosi si aspettano molto da lui, Gattuso non ha alcuna intenzione di tenerlo in disparte e darà un notevole contributo nella sua crescita. Ora tocca ad Elmas: deve migliorare di diversi aspetti tra cui la fase difensiva e le sue tendenze a mettere troppo spesso in difficoltà la squadra, che più volte si è ritrovata sbilanciata. Gli ingredienti, comunque, ci sono tutti per modellare il diamante grezzo e rivestirgli un ruolo da protagonista nel panorama calcistico internazionale.