di Xhulio Zeneli
Negli ultimi anni, lo scouting calcistico ha subito una trasformazione radicale, passando da un approccio basato sull’intuizione e l’osservazione diretta a un modello integrato che combina tecnologia avanzata, analisi dei dati e competenze umane. Questa evoluzione ha rivoluzionato il modo in cui i club identificano e valutano i giovani talenti, soprattutto nel settore offensivo.
Tecnologia e Big Data: il nuovo volto dello scouting
L’introduzione di piattaforme come Wyscout e InStat ha permesso agli scout di accedere a una vasta gamma di dati statistici e video analisi, facilitando l’identificazione di talenti emergenti in tutto il mondo. Questi strumenti offrono informazioni dettagliate su passaggi riusciti, chilometri percorsi, duelli vinti e molto altro, consentendo una valutazione più precisa delle prestazioni dei giocatori
Un esempio significativo è il sistema Eyeball, utilizzato da club europei come Milan, Lille e Benfica. Questo software, attraverso telecamere ad alta risoluzione e intelligenza artificiale, traccia ogni movimento dei giocatori, creando clip individuali e statistiche dettagliate. Ciò consente agli scout di analizzare le performance senza la necessità di spostamenti fisici, riducendo i costi e aumentando l’efficienza .
Scouting globale e democratizzazione del talento
La globalizzazione ha ampliato gli orizzonti dello scouting, permettendo ai club di monitorare campionati giovanili in Africa, Asia e America Latina. Club come il RB Salisburgo hanno costruito il loro successo su una politica di scouting globale, individuando giovani talenti in vari continenti per poi svilupparli all’interno della propria struttura .
Questa tendenza ha democratizzato l’accesso al calcio professionistico, offrendo opportunità a giocatori che in passato sarebbero potuti sfuggire alla rete degli scout. Attraverso piattaforme digitali, i giovani calciatori possono condividere i propri contenuti video e dati statistici, aumentando le possibilità di essere notati dai club .
L’importanza dell’intuizione umana nello scouting
Nonostante l’avanzamento tecnologico, l’intuizione e l’esperienza degli scout rimangono elementi fondamentali nel processo di valutazione dei talenti. Chris Turner, ex portiere e allenatore, sottolinea l’importanza di osservare i giocatori dal vivo e interagire direttamente con loro per comprendere aspetti come la mentalità e la personalità, che i dati non possono catturare completamente. Turner afferma: “Nonostante i progressi, credo ancora che guardare un giocatore di persona, parlargli e comprendere la sua mentalità sia insostituibile”
Conclusione
L’evoluzione dello scouting nel calcio moderno rappresenta una sinergia tra tecnologia avanzata e competenze umane. L’integrazione di big data, intelligenza artificiale e piattaforme digitali ha ampliato le possibilità di identificare e sviluppare giovani talenti a livello globale. Tuttavia, l’intuizione e l’esperienza degli scout continuano a svolgere un ruolo cruciale nel valutare aspetti intangibili dei giocatori. Il futuro dello scouting risiede nell’equilibrio tra questi due approcci, garantendo una valutazione completa e accurata dei potenziali talenti.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, si consiglia la lettura dell’intervista a Chris Turner, che offre una prospettiva unica sull’evoluzione dello scouting e l’importanza dell’equilibrio tra tecnologia e intuizione umana: “Recruitment Has Fallen Below The Required Standard”: Chris Turner Blames Instability For Manchester United’s Struggles.
Non sono presenti commenti.