La prima fase di gara era sembrata maggiormente favorevole al Milan, che grazie alle imbeccate di Zanellato e Crociata, liberi di agire negli spazi della metà campo nerazzurra e di cercare così di mettere a disposizione di Cutrone e Vido palloni allettanti.
Poi la giocata di Baldini, che già in altre circostanze aveva dimostrato di essere parecchio ispirato, ha cambiato, almeno a livello psicologico, per forza di cose, l’atteggiamento delle due formazioni in campo.
Il Milan ha poi subito altre due mazzate pazzesche a livello psicologico in pochi minuti di gioco: prima il rigore sbagliato da Vido (44’pt, grande intervento dell’immenso Radu) e poi l’espulsione molto dubbia di Livieri dopo 10’ nel corso della ripresa.
L’Inter, forte del vantaggio numerico e del risultato allo stesso tempo, è riuscita a mettere in ambasce il Milan per almeno altri dieci giri di lancetta, dando l’impressione di poter chiudere la gara da un momento all’altro.
In tutto questo, va sottolineato il carattere del Milan, che nonostante l’inferiorità numerica e le condizioni precarie di alcuni suoi elementi non si è assolutamente arreso, costringendo Radu ad un altro paio di interventi decisivi su Cutrone.
La buona prestazione rossonera si è forse fermata nel momento decisivo, quando Nava aveva osato il “tutto per tutto” inserendo una punta per un difensore centrale.
Invece che rivelarsi un valore aggiunto, il nuovo assetto di gioco non ha dato i frutti sperati (almeno in termini di occasioni da gioco), portando l’Inter a controllare il risultato e a colpire con Pinamonti al 90’.
Lasciateci spendere sue parole su questo classe ’99: a non ancora 17 anni ha una media gol di circa un gol ogni 100’ contro ragazzi di uno/due anni in più di lui.
Numeri importantissimi per un attaccante davvero da seguire in vista del futuro.
Nel complesso, un’Inter più cinica e maggiormente attiva in zona gol ha sconfitto un Milan troppo narcisita e poco pungente oggi dalla trequarti in avanti, sfavorito anche da alcune circostanze assai poco fortunate.
Ciononostante, andando a ripescare dal repertorio delle citazioni latine uno dei più famosi motti dell’antica civiltà laziale, verrebbe da dire che, soprattutto nei big match, Audentes fortuna iuvat.
L’Inter guadagna così l’accesso alle Final Eight matemeticamente, mentre ora il Milan rischia di subire il sorpasso dell’Atalanta.
LE PAGELLE
MILAN: Livieri 6,5, Turano 5,5, De Santis 5 (73’Bianchimano sv),Bordi 5,5, Felicioli 6 (55’Plizzari 7); Gamarra 5,5, El Hilali 5,5, Zanellato 6,5; Crociata 6,5, Vido 5,5, Cutrone 5. A disposizione: Mondonico, Zucchetti,Malberti, Maldini, Careccia, Hamadi, Hadziosmanovic,Modic, Casiraghi. All. Stefano Nava.
INTER: Radu 7; Gyamfi 6,5, Popa 6, Della Giovanna 5, Miangue 6,5 ;Zonta 6, Bonetto 6, De Micheli 6, Baldini 7; Manaj 6 (87’Pinamonti 7), Correia 6,5 (72’Kouame 6). A disposizione: Equizi, Mattioli, Lombardoni, Sobacchi, Carraro, Delgado, Kouame, Rapaic, Pissardo, Appiah. All. Stefano Vecchi.
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