Si era capito, già da un po’ di tempo: il girone C del campionato Primavera non vuole smettere di regalarci emozioni, fino all’ultimo secondo. La regular season è ormai agli sgoccioli e le final-8 per decretare la legge del più forte sono ormai all’orizzonte. Oggi pomeriggio, al centro sportivo “La Sciorba” abbiamo assistito a un match, quello tra Genoa e Inter, che rappresenta a tutti gli effetti un impasse calcistico.
Obiettivi diversi, stessa voglia di lottare e alcuna intenzione di arrendersi. Il Grifone di Cristian Stellini vuole i 3 punti per strappare il pass definitivo per le final come una delle migliori quinte, mentre i nerazzurri lottano per un mai domo desiderio di prestigio, per strappare il primato nel girone all’Atalanta di Valter Bonacina. Dirige Lorenzo Bertani della sezione di Pisa, sarà coadiuvato da Margeritino e Magri.
MATCH PREVIEW E FORMAZIONI:
INTER – Sulla panchina neroazzurra siederà Daniele Bernazzani, incaricato dalla società di prendere le redini della squadra dopo l’esonero di Stefano Pioli (guarda caso, dopo la sconfitta con il Genoa) e la conseguente promozione (ma temporanea) di mister Stefano Vecchi, che avrà l’arduo compito di condurre Icardi&co. verso l’epilogo di una stagione complessivamente fallimentare. Inter che si presenta al match con diverse assenze, in primis Andrea Pinamonti, costretto ad alzare bandiera bianca per un affaticamento muscolare, e Zinho Vanehusden, convocato coi grandi in vista del lunch-match contro il Sassuolo valido per la 36° giornata di Serie A. Bernazzani ha optato per un 4-3-3, che con tutta probabilità punterà sulla velocità di passo delle ali: Di Gregorio in porta, Gravillon leader difensivo, Emmers confermato in mediana insieme ad Awua, mentre davanti spazio al croato Karlo Butic coadiuvato dal solito Axel Bakayoko e Moussa Souaré, autore di una tripletta nel match d’andata. L’algerino Belkheir possibile arma a gara in corso.
TITOLARI: Di Gregorio; Valietti, Gravillon, Lombardoni, Sala – Xian Emmers, Awua, Putzolu – Bakayoko, Butic, Souaré. PANCHINA: Dekic, Mattioli, Nolan, Cagnano, Celeghin, Brignoli, Bollini, Rover, Belkheir, Mutton. (All. Daniele Bernazzani);
GENOA – Il Grifone, come detto prima, non vuole saperne di perdere il treno per le final-8 di campionato. La speranza di entrare ai play-off come migliore quinta è ancora vivissima. Questo è il giorno, l’ultimo a disposizione, per provarci. Le mura di casa potrebbero davvero spingere i rossoblù a dare il meglio, al fine di centrare l’obiettivo dichiarato ad inizio stagione. Stellini opta per un 4-3-3 a specchio, preferito al solito 4-4-2. Uno dei pochi dubbi era il ballottaggio Capotos – Tazzer, vinto da quest’ultimo. Confermati Rollandi in porta, Coppola, Zanandrea e Mahrous nel pacchetto difensivo. Bruzzo, Minardi e Logan a metà, mentre davanti, Zanimacchia e Fassone assisteranno il puntero iberico-brasiliano Asencio. Un po’ a sorpresa, non convocato il baby fenomeno Pietro Pellegri, appena rientrato dagli impegni con la nazionale.
TITOLARI: Rollandi – Tazzer, Coppola, Zanandrea, Mahrous – Minardi, Bruzzo, Logan – Fassone, Asencio, Zanimacchia. PANCHINA: Boasi, Silvestri, Palmese, Belloni, Micovschi, Sibilla, Benedetti, Embalo, Bianchi, Matarese, Bulgarelli, Ierardi. (All. Cristian Stellini);
IL RACCONTO DEL MATCH:
IL RACCONTO DEL MATCH:
PRIMO TEMPO – La prima parte del match è abbastanza vivace e termina 0-1 per gli ospiti, con Rollandi e Di Gregorio impegnati più di una volta in parate importanti. Nel primo quarto d’ora di gioco c’è da registrare solo un tentativo di Bakayoko, terminato alto. L’Inter costruisce il gioco, ma è il Genoa a sfiorare il vantaggio: Asencio sfugge alla retroguardia nerazzurra e batte Di Gregorio, ma non Gravillon, che salva un gol praticamente fatto sulla linea di porta. Succede tutto tra il ’20 ed il ’30 minuto di gioco: dopo due tentativi abbastanza inconsistenti del centrocampista nigeriano Awua, al ’29 è ancora Andrew Rayan Gravillon a rendersi sempre più man of the match interista, andando in elevazione con una perfetta scelta di tempo, incornando e trafiggendo un incolpevole Rollandi. Il Genoa accusa il colpo e rischia di subire un uno-due micidiale, con Bakayoko che impegna non poco Rollandi, che stavolta si fa trovare pronto.
SECONDO TEMPO – seconda parte del match che inizia col Genoa molto pericoloso da calcio piazzato: Logan batte a rete con una punizione quasi perfetta, ma Di Gregorio indossa il mantello di Superman è sventa prontamente la minaccia. La grande occasione da gol si traveste da preludio per il pareggio genoano, con Asencio assoluto protagonista: prima, al ’62 minuto, l’attaccante ispanico-brasiliano viene servito da Logan con un passaggio illuminante ed insacca con caparbietà il gol che vale l’1-1, e dopo appena 10 minuti riesce a trasformare il penalty del 2-1, peraltro da lui guadagnato dopo un atterramento in area di Di Gregorio. L’Inter appare palesemente affossata dai gol del puntero di Stellini, e così Bernazzani prova a rivitalizzare l’attacco con l’entrata dell’algerino Belkheir al posto di Putzolu: i nerazzurri provano gli ultimi affondi, ma al ’92 Matarese, appena entrato, sigla il 3-1 che frantuma qualsiasi speranza nerazzurra di agguantare il pareggio allo scadere. All’ultimo, è proprio Belkheir a provarla da fuori, ma il tiro si spegne alto. Il Genoa esce dunque vittorioso dal big match coi nerazzurri. Un 3-1 finale che profuma di final-8.
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