La Roma ha diffuso un comunicato ufficiale in cui denuncia un “episodio increscioso” avvenuto al termine della partita. Secondo il club, Zaniolo sarebbe entrato senza autorizzazione nello spogliatoio della squadra Primavera, mostrando un comportamento provocatorio e aggredendo fisicamente due giovani calciatori: Mattia Almaviva, colpito al volto, e Marco Litti, spinto violentemente contro una panchina. Entrambi i giocatori sono stati medicati: Almaviva ha ricevuto una prognosi di 10 giorni, Litti di 21 giorni.

La replica di Zaniolo

Nicolò Zaniolo ha risposto alle accuse attraverso i suoi profili social, ammettendo di aver perso la calma a seguito di provocazioni verbali, ma negando qualsiasi forma di aggressione fisica. Ha dichiarato di essere entrato nello spogliatoio della Roma con l’intento di congratularsi con i giocatori per la stagione, ma di essere stato insultato, motivo per cui ha deciso di allontanarsi per evitare ulteriori tensioni.

L’inchiesta della Procura FIGC

La Procura della FIGC, guidata da Giuseppe Chiné, ha aperto un’indagine sull’accaduto. Gli ispettori federali presenti al Viola Park hanno raccolto le prime testimonianze, e nei prossimi giorni verranno ascoltati i protagonisti coinvolti, inclusi i due giovani calciatori della Roma e Zaniolo stesso . L’obiettivo è verificare la veridicità delle accuse e stabilire eventuali responsabilità disciplinari.

Considerazioni finali

La vicenda ha suscitato grande clamore nel mondo del calcio italiano, riportando l’attenzione su Nicolò Zaniolo, già protagonista in passato di episodi controversi. In attesa delle conclusioni dell’inchiesta della Procura FIGC, resta fondamentale mantenere un approccio equilibrato, rispettando la presunzione di innocenza e attendendo l’esito delle indagini per una valutazione definitiva dei fatti.