Con la fine della stagione sportiva si chiude l’esperienza al Milan di Filippo Galli. L’ormai ex responsabile del settore giovanile, presente al palazzo della Regione Lombardia, in occasione dell’inaugurazione di una mostra dedicata al club rossonero, come riportato da Milannews.it, ha risposto alle varie domande inerenti agli anni passati al Milan.

FILIPPO GALLI: “DA SEMPRE MILANISTA”

Son sempre stato milanista, ho vissuto momenti difficili: nel ‘73 avevo 10 anni e accendevo e spegnevo sperando cambiasse il risultato. Partivo da Villasanta poi per arrivare fino a San Siro quando giocavo nelle giovanili per poi andare ad allenarci: per me non c’è stato nulla di più bello, grazie davvero a tutti e a chi ha reso possibili questi anni di vittorie indimenticabili

FILIPPO GALLI: “SI FANNO DELLE SCELTE”

Dispiace, ma nella vita si fanno delle scelte. C’è rammarico ma non volevo avere un ruolo di facciata, quindi ho fatto questa scelta“.

FILIPPO GALLI: “FUTURO IN ITALIA”

Futuro in Nazionale israeliana? Si trattava di un incarico nella federazione, però la cosa non è andata a buon fine. Resterò in Italia, sono aperto ad altre proposte per proseguire il lavoro fatto al Milan“.

FILIPPO GALLI: “LASCIO UN PATRIMONIO IMPORTANTE”

Patrimonio giovani lasciato? Direi di sì, tanti altri arriveranno, in questi anni abbiamo fatto un lavoro profondo e si raccoglieranno frutti negli anni a venire. Chi mi inorgoglisce di più? I quattro in prima squadra, così come altri in giro, hanno fatto percorsi importanti. L’importante è che abbiano conoscenza del gioco e possano fare il loro meglio, noi si è lavorato sui principi di gioco e non sulla tattica.

FILIPPO GALLI: “HO DUE RIMPIANTI”

Ho allenato Aubameyang, ma era un contesto diverso, in cui i campioni te li andavi a comprare, non li crescevi. Si poteva aspettare di più Cristante, ma si è pensato di raccogliere il massimo vendendolo a sei milioni al Benfica…”.