La carriera d’allenatore di Cristian Brocchi inizia nelle giovanili del Milan di Berlusconi: nell’estate del 2014 a soli 38 anni il mister milanese diventa il responsabile della Primavera rossonera. Due stagioni quasi complete alla guida dei giovani diavoli e nell’aprile 2016 arriva la grande occasione di guidare il Milan in serie A sostituendo per sette partite l’esonerato Mihajlovic. Due vittorie, altrettanti pareggi e tre sconfitte, tra cui la finale di Coppa Italia lasciata alla Juventus, non sono sufficienti per la riconferma con i rossoneri che nell’annata 2016/2017 punteranno forte su Vincenzo Montella.
Lo scouting del mister: la carriera di Brocchi
La carriera di Brocchi riparte in serie B alla guida di un’altra squadra lombarda: il Brescia. La stagione con le rondinelle però non è delle migliori e complice un girone di ritorno avaro di risultati, sette sconfitte su nove partite, arriva l’esonero nel mese di marzo con Gigi Cagni che subentra al timone dei biancazzurri guidandoli a una sofferta salvezza.
Dopo un’esperienza in Cina come secondo di Fabio Capello, nell’ottobre 2018 arriva la chiamata del Monza, nel frattempo acquistato dallo stesso Berlusconi che lo aveva voluto al Milan, con cui disputa la sua prima stagione in serie C perdendo nei minuti di recupero la finale della Coppa Italia di categoria e uscendo ai play-off promozione per mano della sorprendente Imolese di Dionisi.
In questa stagione il suo Monza si dimostra letteralmente di un’altra categoria: conquista la promozione in B con 16 punti di vantaggio sulla seconda, miglior attacco e migliore difesa del girone.
Le idee di gioco di mister Brocchi si basano su possesso palla prolungato e pressing offensivo: nel suo 4-3-1-2 è fondamentale il ruolo dei terzini, sempre molto coinvolti nell’azione, ed è evidente un’ottima organizzazione collettiva nella pressione.
Nel video seguente andremo ad analizzare nel dettaglio i principi di gioco di mister Brocchi.
IL GIOVANE FEDELISSIMO DEL MISTER
Armando Anastasio, terzino sinistro classe ’96, arriva al Monza in prestito dal Napoli nel gennaio 2019. Armando è un prodotto del vivaio azzurro e dalla stagione 2015/16 ha iniziato un vero e proprio tour dell’Italia tra vari prestiti in serie C e in serie B: ha indossato negli anni le maglie di Padova, Albinoleffe, Carpi, Parma e Cosenza trovando una certa continuità d’impiego e di rendimento solo nei blucelesti lombardi. La svolta della sua carriera è proprio l’incontro con mister Brocchi e la sua idea di calcio che si sposa alla perfezione con le caratteristiche del giovane terzino napoletano: 47 presenze con quattro reti e altrettanti assist all’attivo e una media di 71 minuti giocati per match dimostrano la centralità di Anastasio nello scacchiere tattico del Monza di Brocchi.
Giocatore che interpreta il ruolo di terzino in maniera prettamente offensiva: sempre presente nella metà campo avversaria è dotato di un’ottima corsa che gli permette di superare spesso gli avversari diretti in velocità col pallone. Infatti si dimostra molto abile nella conduzione palla e nelle progressioni palla al piede sintomi di un’ottima tecnica di base che si evidenzia anche nei lanci lunghi, spesso precisi, e nelle verticalizzazioni che esegue quando viene coinvolto nella prima fase di costruzione dell’azione. Dà il meglio di sé nell’esecuzione dei cross, sempre molto forti e tagliati, e nelle conclusioni da fuori area con le quali ha deciso due gare della scorsa stagione contro Sambenedettese e Fano.
JACOPO ZOGNO
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