di Jacopo Zogno

L’inizio della carriera d’allenatore di Alessio Dionisi è tutt’altro che scoppiettante: termina la carriera da giocatore nell’Olginatese in serie D nella primavera del 2014 e ne diventa guida tecnica per la stagione successiva a soli 34 anni. Poche gare, zero vittorie, addirittura zero gol fatti e arriva, inevitabile, l’esonero a metà ottobre.

Nell’estate 2015 viene scelto come allenatore del Borgosesia sempre nella massima serie dilettantistica: una prima stagione in Piemonte con un tredicesimo posto finale vale la conferma per l’annata successiva dove raggiunge un ottimo terzo posto, con ben sei vittorie consecutive tra marzo e aprile 2017, perdendo però la semifinale play-off contro il Gozzano.

Nell’estate 2017 passa al Fiorenzuola sempre in serie D, quarto posto in campionato nonostante una lunga striscia di gare senza vittorie, ben nove tra gennaio e febbraio 2018, ed eliminazione ancora in semifinale paly-off per mano del Forlì. Nello stesso girone però milita l’Imolese del presidente Spagnoli che punta forte sulle qualità dell’ex difensore toscano e lo sceglie per il rilancio della formazione rossoblu nel campionato professionistico di serie C.

L’impatto con il calcio professionistico per Dionisi è clamoroso: la sua Imolese raggiunge da neo promossa un insperato terzo posto nel girone B di Serie C, si toglie la soddisfazione di eliminare il quotatissimo Monza dai play-off per le promozione in B salvo poi arrendersi nei quarti di finale al Piacenza di Franzini.

Nell’ultima stagione viene scelto dal Venezia per guidare i lagunari all’immediata risalita in B che però viene ottenuta d’ufficio in estate con i classici ribaltoni tipici delle serie minori italiane. Così il 24 agosto 2019 meno di cinque anni dopo il fragoroso esonero con l’Olginatese, Dionisi esordisce in serie B guidando il Venezia fino all’interruzione della stagione a un onorevole sedicesimo posto in linea con le aspettative della società.

Nel video che vi proponiamo andiamo ad analizzare i principi di gioco del 4-3-1-2 che Dionisi ha utilizzato sia a Imola, sia a Venezia: compattezza e organizzazione in fase difensiva, verticalità e rapidità nelle transizioni in fase di possesso con un interessante focus sulle similitudini e/o sulle differenze tra gli atteggiamenti tattici dei rossoblu e degli arancioneroverdi.

LO SCOUTING DEL MISTER: LA GIOVANE SCOPERTA

Alessandro Fiordaliso è un prodotto del vivaio del Torino squadra che è ancora proprietaria del cartellino del giovane terzino classe ’99. In maglia granata si toglie la soddisfazione di alzare al cielo la Coppa Italia Primavera nel 2018 prima di esordire nel calcio professionistico, nella stagione successiva, con la casacca biancorossa del Teramo. 35 gare, tre reti segnate e una duttilità sorprendente che gli consente di coprire tutti i ruoli della difesa, valgono ad Alessandro la prestigiosa chiamata del Venezia e il conseguente approdo in serie B. Mister Dionisi finora lo ha schierato 22 volte sempre come terzino destro ruolo interpretato dal giovane piemontese con grande dinamismo. Fiordaliso è un giocatore dotato di una fisicità importante che gli permette di farsi valere sia nel gioco aereo sia in velocità soprattutto in allungo. Per questo ama proporsi con continuità sulla fascia destra per essere servito sulla corsa e spingere in conduzione verso il fondo. La sua velocità torna utile anche in fase difensiva dove risulta sia difficilmente superabile in dribbling dall’avversario sia estremamente efficace nelle coperture in diagonale.

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