di Jacopo Zogno

Terminata l’incredibile carriera da giocatore a fine 2014, Nesta inizia ad allenare negli Stati Uniti nell’aprile 2016 guidando il Miami FC nella NASL l’allora seconda serie statunitense sotto la MLS. Due annate di apprendistato al di là dell’Atlantico e arriva l’incredibile chiamata del Perugia per giocare l’ultima partita della stagione 2017/2018 e i relativi play-off promozione. Due sconfitte contro Empoli e Venezia non pregiudicano la fiducia del presidente Santopadre che si affida al mister romano per la successiva stagione.

La prima stagione intera da allenatore di Nesta si conclude con il Perugia ottavo in classifica, ultimo posto valevole per la partecipazione ai play-off. Nel primo turno della competizione che regala l’accesso alla massima serie italiana il Perugia perde a Verona in casa dell’Hellas dopo una partita piena di emozioni: la squadra umbra a metà ripresa si trova sotto di un gol e di un uomo per l’espulsione di Kouan ma riesce insperatamente a pareggiare con un calcio di rigore di Vido negli ultimi minuti di gioco; nei supplementari però il Perugia crolla e subisce tre reti che fanno svanire il sogno promozione.

Nell’ultima stagione, dopo il mancato rinnovo dell’accordo con la formazione umbra, Nesta si accasa al Frosinone appena retrocesso dalla serie A. L’inizio non è dei migliori ma, proprio ora che la formazione ciociara aveva intrapreso un cammino all’insegna della continuità con 9 risultati utili consecutivi tra fine dicembre e inizio marzo, è arrivata la sospensione del campionato con un terzo posto provvisorio alle spalle di Benevento e Crotone.

Le idee di gioco dell’allenatore romano si basano in fase di possesso su concetti tipici del gioco di posizione con una fase di sviluppo propositiva che coinvolge molti effettivi. In fase difensiva invece Nesta preferisce difendere basso senza attuare pressing nella metà campo avversaria scegliendo di lavorare sulle linee di passaggio degli avversari.

IN QUESTO VIDEO ANALIZZIAMO NEL DETTAGLIO I PRINCIPI DI GIOCO DI NESTA

 

LA GIOVANE SCOPERTA DEL MISTER

Andrija Novakovich è un attaccante classe ’96 di origine serba ma di nazionalità americana. È di proprietà della società inglese Reading con cui disputa i campionati giovanili fino al 2017 quando viene mandato in prestito nella serie B olandese al Telstar. 22 gol in 38 partite, una rete ogni 153 minuti, valgono la chiamata in Eredivisie nella stagione successiva, sempre in prestito, stavolta al Fortuna Sittard dove in 32 gare sigla 11 reti. In questa stagione il terzo prestito in carriera al Frosinone alla corte di mister Sandro Nesta. Novakovich è una prima punta che ha nell’altezza, 192cm, e quindi nel gioco aereo il suo punto di forza principale come dimostra l’ultimo dei suoi tre gol in stagione segnato con un bellissimo colpo di testa in anticipo sul primo palo contro la Salernitana. Punto di riferimento per tutti i lanci lunghi dei compagni, Andrija sa attaccare con i tempi giusti la profondità, caratteristica sempre più rara nel panorama calcistico italiano, e ha una giocata classica molto particolare: quando è in conduzione frontale riesce a sterzare per il dribbling con un angolo talmente stretto da diventare difficilmente arginabile dai difensori. Una buona tecnica abbinata a una fisicità importante rendono questo prospetto estremamente interessante per le prossime stagioni.

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