Giuramento di umiltà da parte di Alessandro Carrozza, attaccante classe 2000 di proprietà della Vigor Carpaneto. Il giovane ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali della società, parlando del momento che la squadra sta attraversando, degli obiettivi personali e del calciatore al quale si aspira. Di seguito è riportata l’intervista completa.

Un contesto da brivido, che però la Vigor ha già provato all’esordio assoluto stagionale al “Braglia” di Modena: un aiuto in più?

“Aver giocato al “Braglia” ci ha aiutato per il prosieguo, è stata un’esperienza che ci ha messo di fronte in un momento diverso (era la prima giornata, ndc) e ora ci aiuterà per andare al Mapei Stadium dove possiamo fare molto bene domenica. Sono convinto sia una bella partita”.

Un ottimo momento di squadra e personale.

“Stiamo lavorando senza sentirci appagati, ma continuando a migliorarci; i numeri e i punti stanno parlando. “Girando” la squadra, i singoli risaltano di più. Mi trovo bene, il metodo di gioco mi piacciono e anche le pretese di mister Rossini nelle due fasi (possesso e non possesso). Qui si capisce la mia scelta di andare nel calcio dei grandi, diverso, più fisico e “vero” rispetto alla Primavera, senza nulla togliere. Lavoro ogni giorno affinché sia un trampolino di lancio”.

Verso?

“Il sogno nel cassetto è arrivare in serie A. Più precisamente, da bambini si sogna, crescendo diventa un grande obiettivo, da raggiungere attraverso piccoli step. Ringrazio la Vigor per tutto, anche per aver fatto tornare il bambino che è in me. La mia famiglia è importantissima, mi ha sempre seguito come ragazzo e calciatore, è stata la prima a credere in me e rappresenta una delle tre cose in cui credo, oltre a me stesso e a Dio. Se sono il ragazzo che sono ora, il giocatore e la persona che diventerò sarà grazie a loro”.

Hai dei modelli di calciatori a cui ti ispiri?

“Ho dei modelli di sportivi: Cristiano Ronaldo e Conor Anthony McGregor (arti marziali). Di entrambi apprezzo soprattutto l’etica lavorativa. Anche lo stesso Cristiano Ronaldo è un esempio per tutti i ragazzini in questo, non si ferma mai: quando si è accorto di poter fare qualcosa di importante, ha voluto diventare un “mostro” come oggi quando avrebbe anche potuto accontentarsi di essere forte”.