In esclusiva ai microfoni di Football Scouting è intervenuto il responsabile di mercato per l’Italia della società People in Sport Davor Milito, per tracciare un bilancio sul Memorial Mariani-Pavone appena terminato.
Ciao Davor, tu hai seguito il Memorial Mariani-Pavone a 360° gradi. Un bilancio su l’edizione 2016 ?
Il bilancio sicuramente è molto positivo, partendo dal livello dell’organizzazione del torneo per finire a quello tecnico delle squadre. Ogni anno che passa aumenta il tasso tecnico e la fama delle squadre, e prevedo ancora una crescita sotto questi punti di vista.
Considerando che tu sei il responsabile di mercato della People in Sport in Italia (società di procura danese) hai osservato molto da vicino il Malmo. Hai trovato qualche elemento interessante ?
Sì, ho visto tutte le loro partite, e sicuramente non mancano i giocatori di prospettiva, sia tenendo conto dell’Allsvenkan svedese che di Leghe superiori. I giocatori che mi hanno maggiormente colpito sono gli esterni offensivi, Mawana e Vagic, entrambi membri della selezione U16 della Svezia e spine nel fianco per le difese avversarie. Sono profili che potrebbero essere interessanti per molti clubs in Europa. Altri giocatori interessanti sono stati Hansson, Larsson ed Harletun, sebbene con una grinta ancora da canalizzare bene. Diciamo che la Prima Squadra del Malmö FF ha dell’ottimo materiale sul quale lavorare nel prossimo biennio/triennio.
I serbi della Stella Rossa hanno vinto in finale contro il Cagliari che fino a quel momento aveva impressionato. Cosa non ha funzionato nella formazione sarda ?
Hanno patito il maggior impatto fisico che ha avuto la squadra serba, molto corta sul campo e capace di isolare Gagliano in avanti dagli esterni Ruiu e Fini. In questo modo i centrali difensivi hanno avuto vita facile, sebbene il numero 20 cagliaritano abbia tenuto “botta” egregiamente. Purtroppo per i sardi è sfumato di poco il goal del vantaggio, e da questo momento in poi l’inerzia del gioco è cambiata, insieme probabilmente all’aspetto psicologico della gara.
Tatticamente il centravanti, le due ali ed il trequartista della Stella Rossa hanno tenuto impegnata la difesa a 5 del Cagliari, sfruttando il suo scivolamente quando uno dei terzini si alzava (schierandosi così a 4), e questo si è notato delle veloci ripartenze della squadra di Belgrado: Bosic e Savic puntavano direttamente i terzini, Torbica (non un vero e proprio numero 9) rientrava a far la sponda facendo uscire uno dei centrali mentre il trequartista Acimovic puntava l’altro, premettendo che nessuno dei 3 spiccava per velocità sul breve. La fisicità del centrocampo dei serbi ha prevalso anche numericamente sui 2 centrocampisti centrali cagliaritani. La contrapposizione dei moduli 5-2-3 (Cagliari) e 4-2-1-3 (Stella Rossa) è stata molto interessante.
Invece i vincitori della Stella Rossa quale filosia di gioco hanno messo in atto ? Qualche elemento chiave della squadra ?
Sono una squadra molto intelligente, ben guidata da mister Puaca, e capace di scegliere i momenti nei quali affondare i colpi. Molto corta in fase di studio dell’avversario ma abile a distendersi velocemente, per poi imporre il loro gioco a fiammate repentine. Mi ricordano molto la tecnica degli scorpioni per catturare la preda: la fanno avvicinare, la paralizzano con la coda e poi la catturano. Veramente un bel team.
In campo in questo Memorial Mariani-Pavone era presente anche l’Arsenal allenato da Fredrik Ljungberg. Impressioni sulla filosia di gioco della squadra inglese ?
Confrontandomi con lo staff dell’Arsenal, è uscito fuori che il loro scopo è imporre lo stile di gioco della Prima Squadra anche nel settore giovanile, quindi classico 4-2-3-1, riportandosi però anche uno dei difetti della squadra di Wenger: l’essere poco incisivi in zona goal. Tanta velocità nei trequartisti, ottime giometrie di gioco e centravanti abile ad attaccare gli spazi, ma spesso offensivamente agivano orizzontalmente, soprattutto con le squadre a difesa schierata e corte sul campo. Poche volte il numero 9 in campo si è messo in evidenza.
C’è stato qualche altro giovane ragazzo che ha attirato la tua attenzione ?
Naturalmente sì. Uno dei primi che mi è saltato all’occhio è stato il terzino destro della Juventus Favre, maturo tatticamente, ottima corsa così come lo sono i tempi di gioco. Per intelligenza sul campo, abnegazione, conentrazione e tempi di intervento, il terzino sinistro dell’Ascoli Monaco merita ampiamente una citazione. Nel Cagliari, bene Porru e Daga, mentre benissimo il centravanti Gagliano. Infine per me il top player del torneo: il difensore centrale classe 2001 McGuinness, il quale avrà sbagliato al massimo 2 volte in tutto il torneo. Un giocatore fantastico per letture di gioco ed intelligenza in campo, molto corretto e tempismo negli interventi ineccepibile. In generale, comunque, tutta la squadra dell’Arsenal ha un eccellente potenziale. Dietro il citato McGuinness, Clarke (al suo primo anno da difensore centrale), Balogun, McEneff e Coyle hanno disputato un ottimo torneo, e sicuramente avranno chances per “avanzare di grado” nel club di Londra.
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