Una delle squadre protagoniste del campionato scorso di serie D è stata il Rende. I calabresi, hanno sorpreso tutti gli addetti ai lavori, arrivandosi a giocare contro il Taranto, l’accesso alla finale playoff.

Tra i migliori in assoluto della stagione del Rende, c’è Francesco Ruffo. Il terzino classe ’96, ambito da parecchie società di serie B e Lega Pro, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.

 

Una stagione esaltante quella vissuta con la maglia del Rende. Adesso si aprono le porte di categorie superiore, come vivi queste ore frenetiche di calciomercato?

Quest’anno a Rende abbiamo fatto un campionato esaltante e pieno di soddisfazioni. Sicuramente questo è un momento importante per decidere il mio futuro, visto che mancano ormai pochi giorni all’inizio della nuova stagione. Fa piacere sentire che varie squadre sono interessate a me. Io la vivo con tranquillità, attendendo le notizie giuste dal mio procuratore.

 

Diversi club hanno chiesto informazioni per accaparrarsi le tue prestazioni, tra questi anche dei club calabresi. Preferiresti continuare la tua avventura in Calabria oppure la distanza non ti preoccupa?

No non mi preoccupa per niente la distanza. Se si presenterà l’occasione di andare fuori l’accetterò volentieri. Un’ esperienza lontano dal luogo in cui sei nato e cresciuto, sarebbe utilissima per la mia crescita. Amo la mia terra ma purtroppo in Calabria è un pó difficile essere visto e mettersi in mostra. Fuori forse ci sono più possibilità essendoci, più squadre professioniste. Ovviamente non dico che non giocheró nelle squadre calabresi, tutto dipenderà dalle richieste e dalle possibilità che si presenteranno.

 

Ti cosideri più un terzino di spinta o un terzino/difensore?

Diciamo che nel calcio di oggi sono importante tutte e due le fasi. Io cerco di fare il massimo in entrambe per le mie possibilità comunque mi piace spingere abbastanza .

 

A quale calciatore ti ispiri?

Un calciatore che mi piace tanto nel mio ruolo,è Daniel Alves del Barcellona. Ha corsa, resistenza e velocità, un vero campione,

 

Il Rende ha concluso la sua strepitosa stagione, cadendo del doppio confronto playoff contro il Taranto. Secondo te, cosa vi è mancato per arrivare fino alla fine?

Quest’anno penso che abbiamo fatto un campionato strepitoso sotto tutti i punti di vista. Ci siamo trovati a lottare per degli obiettivi diversi rispetto a quelli fissati ad inizio anno. Questo è stato possibile grazie all’ambiente che si era venuto a creare a Rende cioè una vera “famiglia”. A Taranto è finito il nostro campionato,ma sicuramente a testa alta perchè abbiamo fatto la nostra partita e siamo usciti solo per un rigore a due minuti dalla fine.Noi c’è l’abbiamo messa tutta per arrivare fino in fondo, ma purtroppo è andata così. Siamo comunque contenti di quello che abbiamo fatto.

 

Quali fattori hanno contribuito a farti diventare uno dei protagonisti della stagione del Rende?

Il vero protagonista della stagione del Rende è stato il gruppo. Io sono felice di averne fatto parte e anche grazie all’aiuto dei veterani, ho imparato tante cose che mi hanno fatto migliorare.

 

Da cosentino, speri in una chiamata del Cosenza?

Si sarei felice in una chiamata del Cosenza, però, ripeto, preferirei andare fuori per avere più possibilità.

 

Un ringraziamento a Francesco Ruffo per la disponibilità.