Abbiamo raggiunto e intervistato gli autori di “Come acquistare e gestire una società di calcio in Italia” (2015, Cavinato), Vetrano Vittorio e Riccardi Alfonso. Insieme ci hanno spiegato da dove è partita l’idea di questo libro e hanno chiarito alcuni concetti sui temi calcistici più interessanti del momento.

Da dove è nata l’idea di questo libro ?

“Siamo due amici e da anni discutiamo delle evidenti differenze nella gestione tra le società di calcio italiane rispetto alle aziende appartenenti ad altri settori, notando con rammarico che, nonostante vengano fatti notevoli investimenti nei club di calcio, sia comunque presente una scarsa attenzione alla gestione degli stessi che porta spesso a un mancato recupero dell’investimento. Molti imprenditori ormai credono che investire nel calcio sia poco redditizio, ma si sbagliano e con il libro abbiamo fornito un metodo semplice che un qualsiasi potenziale investitore può utilizzare per analizzare la convenienza o meno dell’investimento in una società di calcio partecipante a un qualsiasi campionato dilettantistico o professionistico in Italia. Inoltre vengono illustrate delle iniziative semplice da realizzare per diversificare i ricavi con l’intento di rendere la gestione del Club sostenibile sin da subito perseguendo nel contempo un miglioramento dei risultati sportivi. Nel libro dimostriamo, infine, che la sostenibilità economico-finanziaria della gestione non è legata necessariamente a investimenti straordinari, quali la realizzazione di uno stadio, ma a interventi che sono alla portata di ogni club, in primis quelli correlati alla valorizzazione del settore giovanile e a un’oculata gestione della rosa.”

 

L’attuale momento del calcio italiano è ormai ben noto, che filosofia dovrebbe adottare una società per mantenere il bilancio in attivo ? Qualche esempio di ottima gestione calcistica societaria ?

“In primo luogo è necessario puntare sul settore giovanile. In secondo luogo è necessario dedicarsi alla cura delle relazioni con le famiglie residenti in città e in provincia e ad aumentare il senso di appartenenza dei tifosi per diversificare e aumentare i ricavi in breve tempo.
In Italia Juventus, Udinese e Napoli sono club gestiti bene. Chiaramente gli equilibri gestionali vanno valutati nel tempo considerando, accanto ai risultati economici, anche i risultati sportivi raggiunti e il numero di giocatori del settore giovanile approdati in prima squadra e valorizzati. E’ bello ricordare il grande Milan di Berlusconi, il quale ha raggiunto i migliori risultati sportivi possibili grazie al contribuito di un ottimo scouting e di un settore giovanile che ha visto approdare in prima squadra talenti del calibro di Baresi, Maldini e Costacurta.”

 

Quanto conta il settore giovanile dal punto di vista economico in una società ?

“Attraverso un settore giovanile all’avanguardia è possibile inserire giovani talentuosi in prima squadra o prestare e vendere gli stessi ad altri club. Un simile approccio inevitabilmente determina nel tempo elevati e numerosi benefici, economici e sportivi, quali la possibilità di introdurre in prima squadra ragazzi cresciuti nel settore giovanile riducendo gli investimenti necessari per acquistare calciatori da altri club e i costi medi per gli stipendi dei tesserati, la possibilità di generare notevoli introiti dalla vendita degli stessi e la riduzione dell’età media della rosa.”

 

Cosa ne pensate dei fondi privati e degli investitori stranieri, sempre più presenti nella Serie A ?

“Se parliamo di fondi e investitori che acquistano club, tale scenario è già presente in altri campionati come quello inglese e gli stessi sono migliorati in termini qualitativi attraendo molti campioni di livello internazionale, pertanto anche in Italia l’ingresso di investitori stranieri apporterà sicuramente vantaggi ai campionati. Se parliamo di soggetti che acquistano il cartellino di un singolo calciatore, possono contribuire a rendere fattibili alcune operazioni ma dovrebbe aumentare il livello di trasparenza nella loro attività. In generale, l’intervento di investitori esteri, se contribuisce ad aumentare la competitività del calcio in Italia e la sua sostenibilità nel medio-lungo termine, ha una funzione positiva. Speriamo che questo libro rappresenti un reale supporto per la ripresa del calcio italiano e spinga nuovi investitori italiani e stranieri a investire nel calcio italiano.”

Per chiarirsi le idee prima del grande passo, consigliamo la lettura del libro di Vetrano Vittorio e Riccardi Alfonso.